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Tumori secondari del fegato

Tumori maligni secondari del fegato 

Il fegato è una delle sedi più frequenti di localizzazione metastatica, cioè di diffusione a distanza di tumori originati in altri organi. Questo avviene perché il fegato riceve sangue direttamente dal sistema venoso portale, che drena l’intestino, il pancreas, lo stomaco e altri organi addominali. 

Quando le metastasi epatiche sono isolate o se ne ottiene un adeguato controllo con le terapie, è possibile attuare strategie curative o di gestione a lungo termine della malattia grazie a trattamenti integrati: chirurgia, trattamenti locoregionali, chemioterapia, immunoterapia e, in casi altamente selezionati, anche trapianto di fegato. Il percorso diagnostico delle metastasi epatiche si fonda su: 

  • Imaging avanzato: TAC e Risonanza Magnetica con mezzo di contrasto consentono di individuare le lesioni e valutarne numero, sede e rapporto con i vasi sanguigni e gli organi circostanti; 
  • PET/TC: utile in alcuni casi per valutare l’estensione extraepatica della malattia; 
  • Esami del sangue comprensivi di marcatori tumorali (es. CEA e CA19.9 per il colon-retto, cromogranina A per i NET); 

I pazienti sono valutati in ambito multidisciplinare per definire un trattamento su misura e massimizzare le possibilità di successo. 

 

Metastasi epatiche da tumore del colon-retto 

Sono le più frequenti metastasi epatiche, presenti in circa il 50% dei pazienti con tumore colorettale avanzato. Il fegato può essere l’unica sede di diffusione anche per lungo tempo, rendendo possibile un approccio curativo. 

Le strategie terapeutiche possono prevedere: 

  • Chirurgia epatica: è il trattamento di riferimento in caso di metastasi resecabili. L’intervento può essere eseguito anche in più tempi o con tecniche combinate per far ingrandire il fegato residuo in caso di volume insufficiente; 
  • Trattamenti locoregionali: Ablazione per radiofrequenza o microonde, in particolare per lesioni piccole e profonde; 
  • TARE, in casi selezionati, per il controllo locale della malattia o in combinazione con altri trattamenti; 
  • Chemioterapia sistemica: spesso utilizzata prima (neoadiuvante) o dopo (adiuvante) la chirurgia, o come trattamento principale nei casi non passibili dii un trattamento chirurgico; 
  • Trapianto di fegato: In casi molto selezionati e nell’ambito di protocolli clinici. 

 

Metastasi epatiche da tumori neuroendocrini (GEP-NEN) 

I tumori neuroendocrini del pancreas e dell’intestino (GEP-NEN) sono neoplasie relativamente rare, a comportamento biologico incostante. Le metastasi epatiche sono frequenti e possono restare a lungo l’unica sede di malattia dopo asportazione del tumore primitivo e dei linfonodi as esso eventualmente associati. 

In questi pazienti, il controllo delle metastasi epatiche può garantire un’ottima qualità di vita e sopravvivenze molto lunghe. 

La chirurgia epatica anche in presenza di malattia bilobare o multifocale può offrire benefici significativi; 

TACE e TARE possono mostrarsi efficaci nel controllo dei sintomi e nella riduzione della massa tumorale; 

la termoablazione può essere usata in combinazione con la chirurgia o per lesioni selezionate. 

L’uso di terapie sistemiche è comune e prevede analoghi della somatostatina, come octreotide o lanreotide, farmaci come everolimus o sunitinib e chemioterapia nei NET più aggressivi; 

Terapia radiorecettoriale (PRRT) con radionuclidi, indicata per NET ben differenziati esprimenti recettori della somatostatina; 

Trapianto di fegato in pazienti selezionati con NET ben differenziati e malattia epatica controllata per lungo tempo dopo asportazione del tumore primitivo. 

  • Metastasi epatiche da tumore del colo-retto 
  • Metastasi epatiche da tumore neuroendocrino GEP 

Chirurgia Generale Oncologica 1 – Epato-Gastro-Pancreatica e Trapianto di Fegato
Area Clinica, Struttura complessa

Radiologia diagnostica ed Interventistica
Area Clinica, Struttura complessa

Anestesia e Rianimazione
Area Clinica, Struttura complessa

Medicina Nucleare
Area Clinica, Struttura complessa

Oncologia Medica 1
Area Clinica, Struttura complessa

Ultimo aggiornamento: 16/09/2025

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