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CAR-T Team

Nell’ambito della terapia cellulare, la Fondazione IRCCS INT, attraverso la s.c. Ematologia diretta dal Prof. Corradini, è stata l’unico centro italiano a partecipare già nel 2017 ad uno studio sperimentale con le cellule CAR-T nei linfomi aggressivi. Dal 2018 è stato creato un CAR-T Team in Istituto, coordinato dallo staff dell’Ematologia. Le terapie cellulari rivestono un punto di forza e di interesse clinico e di ricerca per la Divisione di Ematologia, considerate nel panorama nazionale ed internazionale come l’avanguardia nel campo delle terapie ematologiche. Dal 2019 ad oggi, presso la nostra Divisione sono stati trattati più di 180 pazienti affetti da linfoma non Hodgkin a cellule B e mieloma multiplo, sia nell’ambito di protocolli sperimentali, sia nella pratica clinica. 

Il Prof. Corradini è inoltre il coordinatore nazionale dello studio osservazionale CAR-T Real Life “A multicenter prospective observational study on Chimeric Antigen Receptor (CAR) T-cell therapy for lymphoma: monitoring feasibility, efficacy, toxicity and biomarkers in a real life setting”. 

Il CAR-T Team è composto da plurime figure professionali multidisciplinari afferenti a varie strutture della Fondazione INT: 

  • Ematologia (personale medico e infermieristico, incluso infermiere di ricerca) 
  • Laboratorio di Ematologia 
  • Farmacia 
  • Aferesi e Tissue Establishment (personale medico, infermieristico e tecnici di laboratorio) 
  • Neurologia 
  • Terapia Intensiva 
  • Cardiologia 
  • Radioterapia 
  • Clinical Trial Office 
  • Unità di statistica 

Il percorso del paziente candidato a terapia CAR-T prevede dapprima la segnalazione da parte del centro referral del potenziale paziente; il paziente viene valutato presso l’ambulatorio dedicato dell’ematologia entro le 24-72 ore dalla segnalazione, viene sottoposto agli esami di laboratorio, e a valutazione di idoneità alla procedura di linfocitoaferesi presso il servizio trasfusionale. Viene pertanto compilata la scheda AIFA e richiesto lo slot per la linfocitoaferesi e l’avvio della produzione del prodotto cellulare. Al momento della linfocitoaferesi, garantita entro 5-7 giorni lavorativi a partire dal primo accesso, il paziente, al termine della procedura, esegue anche valutazione rianimatoria con i colleghi della terapia intensiva, al fine di evidenziare eventuali fattori predisponenti potenziali complicanze. Il paziente verrà quindi sottoposto ad una terapia bridge, in attesa del completamento della manifattura delle CAR-T. Non appena le CAR-T sono prodotte e consegnate in Istituto, il paziente viene ricoverato per eseguire la chemioterapia linfodepletiva e l’infusione di CAR-T. Nei giorni dopo l’infusione, il paziente viene osservato e monitorato per l’eventuale insorgenza di tossicità relative al trattamento (sindrome da rilascio di citochine, CRS, e neurotossicità immuno-mediata, ICANS), in collaborazione con i colleghi della neurologia, terapia intensiva, cardiologia. Alla dimissione, il paziente prosegue i controlli di follow-up in regime ambulatoriale.  

  • Linfoma non Hodgkin a grandi cellule B 
  • Linfoma non Hodgkin ad alto grado 
  • Linfoma non Hodgkin primitivo del mediastino 
  • Linfoma non Hodgkin follicolare 
  • Linfoma non Hodgkin mantellare 
  • Mieloma Multiplo 

Prof. Paolo Corradini – Direttore programma CAR-T 

Contatti: 

Dott.ssa Annalisa Chiappella: CAR-T linfomi 

Dott.ssa Anna Dodero: CAR-T linfomi 

Dott. Vincenzo Marasco: CAR-T mieloma 

Dott.ssa Martina Pennisi: CAR-T mieloma 

Ultimo aggiornamento: 20/06/2025

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