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27/09/2023
27/09/2023
L'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano si conferma il miglior centro oncologico pubblico italiano
Milano, 27 settembre 2023 - L'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano si conferma al primo posto tra gli ospedali pubblici italiani per le cure oncologiche, secondo la classifica "World's Best Specialized Hospitals 2024" stilata ogni anno dalla rivista Newsweek in collaborazione con la società di ricerca Statista.
L'Istituto si classifica inoltre al quarto posto nel ranking europeo, confermando il suo ruolo di eccellenza a livello internazionale.
La classifica Newsweek si basa su una serie di indicatori, tra cui la qualità delle cure, l'innovazione, la reputazione e l'accessibilità. Per la sua valutazione, Newsweek collabora con un team di esperti internazionali, che si basano su dati raccolti da fonti pubbliche e private.
Per maggiori informazioni leggi il comunicato
Qui la classifica: https://www.newsweek.com/rankings/worlds-best-specialized-hospitals-2024/oncology

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26/06/2023
26/06/2023
COINVOLGERE I PAZIENTI E IL PUBBLICO NELLA RICERCA CLINICA
L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano organizza la prima edizione del progetto formativo “Coinvolgimento dei pazienti e del pubblico nella ricerca: un corso introduttivo”
con la partecipazione di professionisti sanitari tra clinici, ricercatori e infermieri
- Il Public and Patient Involvement (PPI) – il coinvolgimento del pubblico e dei pazienti nelle ricerche cliniche – è un tema particolarmente sentito dalla comunità medico-scientifica internazionale: l’obiettivo è di condurre studi “con” le persone con malattia e non solo “su” di loro
- Il PPI è un’occasione importante per promuovere i principi di democraticità della scienza, di responsabilità e trasparenza, oltre a rispondere a necessità pratiche degli studi, come le difficoltà di arruolamento dei pazienti
- L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, in collaborazione con l’Istituto Mario Negri, ha organizzato il primo corso introduttivo sul PPI con ottimi risultati in termini di partecipazione
Milano, 26 Giugno 2023 – In che modo è possibile rendere le persone comuni – siano esse pazienti, caregiver o loro rappresentanti – maggiormente coinvolti nelle ricerche cliniche? È questo un argomento di dibattito molto sentito all’estero, dove è già stato coniato un termine specifico di Public and Patient Involvement (coinvolgimento dei pazienti e del pubblico, PPI). Ora il PPI sta prendendo piede anche in Italia grazie all’iniziativa della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT) che, in collaborazione con il Laboratorio di ricerca per il coinvolgimento dei cittadini in sanità dell’Istituto Mario Negri di Milano, ha organizzato il primo corso introduttivo su questo tema. L’iniziativa ha riscosso un notevole interesse, con la partecipazione di numerosi professionisti sanitari tra ricercatori e personale clinico.
“Sempre più spesso ci viene chiesto dagli enti finanziatori di coinvolgere pazienti e cittadini in tutto il processo di ricerca a partire dalla fase di pianificazione, cioè fin da quando vengono stabiliti oggetto e priorità di un dato studio, passando per la sua conduzione vera e propria, per finire con l’interpretazione e la divulgazione dei risultati” – spiega la dott.ssa Cinzia Brunelli, della SC Cure Palliative Hospice Terapia del Dolore e Riabilitazione dell’INT, tra i docenti del corso. “Questo perché i cittadini comuni sono collaboratori molto validi, per esempio, quando ci sono difficoltà di arruolamento dei partecipanti. E quando parlo di cittadini mi riferisco non solo ai pazienti, ma anche ai caregiver, ai rappresentanti delle associazioni di pazienti e ai decisori politici, cioè a tutte le figure che hanno un ruolo nelle decisioni di salute pubblica, perché è importante che i dati siano utilizzabili da tutti gli stakeholder del settore.”
Il PPI, in altre parole, risponde a una necessità intrinseca sempre più sentita nel mondo della ricerca medica, oltre a essere un’occasione importante per promuovere i principi di democraticità della scienza, responsabilità e trasparenza. L’obiettivo è di condurre una ricerca condotta “con” o “da” persone con malattia, loro caregiver e rappresentanti, e non “verso”, “riguardo” o “per” loro.
Un caso particolarmente significativo del possibile contributo dei pazienti riguarda la stesura di un consenso informato che sia realmente tale e non un pro-forma, spesso non adeguatamente compreso da chi lo firma.
Come fare formazione sul PPI
Il coinvolgimento pubblico nella ricerca è dunque un bisogno sentito dalla comunità medico-scientifica. Ma come soddisfarlo nella prassi quotidiana? Quali soggetti coinvolgere? In quali termini e in che misura? Come valorizzare la loro esperienza? Per fornire alcune risposte, è nata l’iniziativa di un corso di formazione presso l’INT.
“Il corso era rivolto non solo a ricercatori e medici, ma anche ad altre figure professionali coinvolte nelle ricerche, come per esempio i data manager, nonché a tutti coloro che svolgono attività clinica, come gli infermieri o gli psicologi. Questa prima esperienza ha avuto un’ottima risposta, con un notevole numero di partecipanti – una ventina – tutti molto interessati e interattivi” - continua Brunelli. “Ma l’aspetto forse più interessante è stato anche ascoltare le esperienze dei partecipanti: un gruppo dell’Oncologia sperimentale dell’INT, per esempio, ha coinvolto alcuni pazienti per elaborare delle strategie di arruolamento, in particolare per contattare soggetti di una determinata età per formare un gruppo di controllo.”
L’obiettivo dei corsi di formazione di PPI è raggiungere un cambiamento culturale, anche se si tratta di un obiettivo sfidante: ogni specialista dovrebbe considerare il paziente come una figura che ha un ruolo attivo, nell’ampio insieme di stakeholder della ricerca clinica. Alcune pubblicazioni mostrano come gli studi che usano un approccio di coinvolgimento attivo dei pazienti abbiano maggiore facilità di reclutamento e presentano minori criticità nella conduzione.
“Una nostra paziente, per esempio, ci ha fatto presente che spesso non si informano adeguatamente i partecipanti su quanto possa essere gravoso l’iter di uno studio clinico, anche dal punto di vista organizzativo: è da questo tipo di feedback che i ricercatori potrebbero trarre indicazioni positive, arrivando a un compromesso sulle visite di follow-up programmate, andando incontro anche alle esigenze dei soggetti reclutati” - conclude Brunelli. “La qualità della comunicazione tra pazienti e ricercatori, in altre parole, non può essere trascurata: è per questo che abbiamo coinvolto i pazienti per sviluppare un sito che riporta informazioni utili per le persone che devono decidere se partecipare a uno studio clinico dedicato alla medicina di precisione.”
Una seconda versione del corso di formazione sulla PPI verrà a breve organizzata con i ricercatori del Cancer Core Europe (https://cancercoreeurope.eu/), la rete di sette centri oncologici di eccellenza che è partner del progetto CCE-DART (https://cce-dart.com/), finanziato dall’Unione Europea, da cui il corso ha preso le mosse.
Il Progetto CCE-DART - “Patient involvement through information and partnership”
Il corso PPI è stato sviluppato nell’ambito del Progetto CCE-DART, specificatamente nell’area di lavoro “Patient involvement through information and partnership”, coordinata da Cinzia Brunelli (Unità di cure palliative, terapia del dolore e riabilitazione, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori - INT). Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare metodi innovativi per il disegno, conduzione e analisi dei dati di sperimentazioni cliniche nel campo dell’oncologia di precisione. In linea con i principii del PPI, in CCE-DART i pazienti sono stati coinvolti nelle fasi di sviluppo di un sito web divulgativo sulla medicina di precisione (iENTER), e di due web-app riguardanti, rispettivamente, l’implementazione del processo del consenso informato (iCONSENT) e la gestione di informazioni e appuntamenti per i pazienti che partecipano alle sperimentazioni cliniche in oncologia di precisione (iPARTICIPATE).
Il gruppo di lavoro è multidisciplinare e vede la collaborazione di INT e Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS (IRFMN), coniugando l’esperienza nella metodologia della ricerca clinica in campo oncologico e in ambito di qualità della vita del primo con quella nell’empowerment e nel coinvolgimento dei pazienti nel mondo della ricerca clinica del secondo Istituto. Oltre a Cinzia Brunelli, per INT sono coinvolte anche Rosalba Miceli (Unità di Biostatistica per la Ricerca Clinica) che, insieme a Mikol Antioco (Project Manager), si è occupata in particolare dello sviluppo di iCONSENT e iPARTICIPATE, Laura Gangeri (Psicologia Clinica), docente del corso PPI. Per IRFMN sono coinvolti Paola Mosconi, Cinzia Colombo e Pasquale Paletta, del Laboratorio di ricerca per il coinvolgimento dei cittadini in sanità.

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23/06/2023
23/06/2023
La Fondazione è lieta di annunciare il vincitore del prestigioso premio Taobuk - Contest Da Vinci Award 2023
Messina, 16 giugno 2023 - La Fondazione è orgogliosa di congratularsi con il dottor Andrea Villa, che ha presentato, durante il Taobuk - Contest Da Vinci Award 2023 il progetto del team coordinato dal Prof. de Braud "PROACT 2.0: agevolare la comunicazione medico-paziente negli studi clinici in ambito oncologico"
Il Taobuk - Contest Da Vinci Award, un concorso annuale di rilievo nel campo medico-scientifico, celebra personalità che si sono distinte per l'eccellenza e l'innovazione. Il progetto presentato dal dottor Villa ha catturato l'attenzione della giuria per la sua capacità di apportare miglioramenti significativi ai pazienti oncologici.
"PROACT 2.0" rappresenta una svolta nel campo della comunicazione medico-paziente durante gli studi clinici oncologici. Sviluppato dalla S.C. Oncologia Medica 1 sotto la guida del Prof. de Braud e nell'ambito del Progetto AIRC Accelerator Award, l'applicazione offre una piattaforma innovativa che facilita la trasmissione di messaggi di testo, audio, foto e video tra medici e pazienti.
Inoltre, PROACT 2.0 permette l'invio di questionari durante le fasi iniziali degli studi clinici, consentendo la raccolta di dati preziosi per la ricerca oncologica. Questa funzionalità contribuisce a una maggiore comprensione della malattia e dei trattamenti, promuovendo un approccio personalizzato alle cure.
Il team del Prof. de Braud è stato insignito di una menzione speciale per le tecnologie digitali applicate in sanità. Questo prestigioso riconoscimento sottolinea l’impegno costante nel miglioramento della vita dei pazienti e la dedizione all'innovazione medica.
La Fondazione si congratula con il Prof. de Braud e il suo team per questo straordinario riconoscimento e per il loro eccezionale contributo nel campo medico-scientifico. Il loro lavoro rappresenta un esempio di eccellenza e una testimonianza del potenziale che le soluzioni digitali possono offrire nell’ambito della sanità e della salute.

In evidenza
23/05/2023
23/05/2023
FITT: avviso per la ricerca del Direttore Generale
La Fondazione Innovazione e Trasferimento Tecnologico, nata a dicembre del 2022, è una Fondazione di diritto privato costituita dalla società Arexpo S.p.A. e dalle Fondazioni IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, IRCCS San Matteo, IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta e IRCCS Istituto Nazionale Studio e cura Tumori.
FITT si pone lo scopo di valorizzare i risultati delle attività di ricerca dei suoi soci tramite il relativo trasferimento, che avviene attraverso accordi di licenza e collaborazione con imprese nel settore delle biotecnologie, della farmaceutica, della diagnostica e dei dispositivi medicali, oppure tramite la definizione di iniziative imprenditoriali.
L’attività di trasferimento dei risultati delle ricerche scientifiche e tecnologiche al mercato e alla società si articola in un insieme di operazioni caratterizzato da grande complessità e tempi prolungati.
Da qui la nascita di FITT, che riveste un ruolo chiave di coordinamento e intermediazione, finalizzato a favorire pratiche virtuose e interazioni continue tra le parti coinvolte.
Nella sezione Lavora con noi aperto l’avviso per la ricerca del Direttore Generale
Per maggiori info Visita il sito

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04/06/2019
31/03/2023
5x1000 all'Istituto Nazionale dei Tumori
5x1000 alla ricerca contro il cancro CF 800.182.301.53
Riquadro "Ricerca Sanitaria"
Cara Amica, Caro Amico,
anche quest’anno il tuo aiuto per noi è fondamentale, destina il tuo 5x1000 alla nostra Fondazione, l’Istituto Nazionale Tumori di Milano.
Cos’è il 5x1000
Il cinque per mille rappresenta una quota dell'imposta IRPEF che il cittadino può decidere di destinare ad enti che svolgono attività socialmente rilevanti. Essendo una quota d’imposta regolarmente versata, il 5x1000 è una donazione che non comporta ulteriori spese da parte dei cittadini
Come donare ad INT il tuo 5x1000
Il 5 per mille può essere devoluto da tutti coloro che presentano la propria dichiarazione dei redditi attraverso il CUD, il modello 730 e il modello Unico per le Persone Fisiche. All’interno dei singoli modelli si trova uno spazio dedicato alla “Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’Irpef”. Basta apporre la propria firma nel riquadro “Finanziamento della ricerca sanitaria” e inserire il codice fiscale dell’Istituto Nazionale dei Tumori: 800.182.301.53
Perché devolvere ad INT il tuo 5x1000
L’Istituto Nazionale dei Tumori (INT) è un istituto pubblico di ricovero e cura a carattere scientifico, da oltre 90 anni al primo posto tra tutti gli IRCCS oncologici italiani e riferimento internazionale per la ricerca e la cura dei tumori, sia di quelli più frequenti che di quelli rari e pediatrici. Alcuni indicatori di attività testimoniano la grande “battaglia” che stiamo combattendo contro il cancro: ogni anno sono più di 18.000 i pazienti ricoverati e oltre un milione 214 mila le visite ed esami a livello ambulatoriale eseguite; sono in media più di 650 gli studi clinici effettuati e più di 700 le pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. Tuttavia c’è qualcosa che i numeri non possono mostrare. Sono i volti dei tanti ricercatori e clinici che in Fondazione cooperano quotidianamente per sviluppare progetti che abbiano un’applicazione concreta, dal laboratorio al letto del malato.
Scegliendo di destinare il 5x1000 alla nostra Fondazione diventerai anche tu parte integrante della nostra battaglia. Donare il 5x1000 alla ricerca INT rappresenta un investimento nel futuro della prevenzione, diagnosi e cura dei tumori per tutti i cittadini.
Aiutaci, sostieni la ricerca e schierati dalla parte di chi combatte
Per maggiori informazioni:

In evidenza
05/04/2023
05/04/2023
VERSO UNA TERAPIA PERSONALIZZATA PER IL TUMORE DEL POLMONE
L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è capofila del progetto internazionale di ricerca I3LUNG finanziato con 10 milioni di euro dall’Unione Europea: l’obiettivo è individuare, grazie all’intelligenza artificiale, un insieme di marcatori che possano guidare l’uso dell’immunoterapia e renderla così più efficace
- Il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) è attualmente la tipologia di tumore del polmone più frequente. Ai pazienti affetti da NSCLC che non possono accedere alle terapie target, viene proposta l’immunoterapia, che tuttavia risulta efficace non in tutti i casi.
- Il progetto internazionale I3LUNG1, finanziato con 10 milioni di euro nell’ambito del Programma Quadro Horizon Europe, intende individuare, sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale, diversi possibili biomarcatori per rendere l’immunoterapia personalizzata e quindi più efficace.
- A coordinare il progetto è Arsela Prelaj, ricercatrice dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, primo autore dell’articolo appena pubblicato sulla prestigiosa rivista “Clinical Lung Cancer”2.
Milano, 06 aprile 2023 – L’immunoterapia rappresenta, insieme alle terapie mirate (target therapy) con farmaci a bersaglio molecolare, la più grande rivoluzione in campo oncologico degli ultimi anni: si tratta di una nuova strategia di trattamento che mira a stimolare il sistema immunitario del soggetto affetto da tumore in modo che attacchi ed elimini le cellule cancerose. Il vantaggio in termini di efficacia di questi due approcci terapeutici si è reso evidente, in particolare, nel caso del tumore del polmone, terzo nella classifica delle neoplasie più diagnosticate - 40mila circa all’anno nel nostro Paese, secondo i dati 2020 - e prima causa di morte per cancro nei paesi industrializzati.
Nonostante gli enormi progressi, c’è ancora da fare qualche passo importante, soprattutto per il carcinoma polmonare non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC) la tipologia di tumore polmonare più diffusa. La possibilità di somministrare le nuove terapie è infatti subordinata a una precisa diagnosi molecolare. Nel caso delle target therapy, ciò significa che si indaga preventivamente su specifiche mutazioni/alterazioni a carico dei geni indicati EGFR, Alk e Ros-1 etc, solo se sono presenti tali alterazioni si possono usare i farmaci a bersaglio molecolare che interferiscono con l’attività delle proteine codificate dagli stessi geni mutati. Analogamente, l’immunoterapia è notevolmente efficace nei soggetti che esprimono alti livelli di uno specifico biomarcatore, la proteina PD-L1, che però per certi aspetti non risulta ancora del tutto soddisfacente.
“I risultati degli studi relativi all’immunoterapia nell’NSCLC hanno iniziato a emergere nel 2013 e nel 2015 sono arrivate le prime approvazioni da parte delle autorità regolatorie, prima per la seconda linea di trattamento e successivamente anche per la prima linea” - spiega Arsela Prelaj, medico oncologo e ricercatrice dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che da molto tempo si occupa di questo tipo di neoplasie. “Nell’arco degli anni, si sono succedute molte ricerche, che hanno individuato diversi biomarcatori clinici, biochimici e biomolecolari di risposta all’immunoterapia, e tra questi è stato scelto il PD-L1, una proteina espressa nella superficie tumorale, con il quale ora si stratificano i pazienti e si sceglie il trattamento.”
Il problema, come sottolineato dalla ricercatrice, è che questo biomarcatore, approvato perché il migliore tra quelli individuati, non è perfetto.
“In Italia, l’approccio terapeutico attuale prevede che i soggetti con PD-L1 elevato possano accedere all’immunoterapia da sola, mentre per quelli con PD-L1 basso accedano all’immunoterapia associata a chemioterapia” - prosegue Prelaj. “Esiste tuttavia una percentuali di pazienti con livelli bassi che risponde bene ugualmente all’immunoterapia da sola, come si è osservato quando ancora l’immunoterapia veniva data a tappeto.”
Da qui l’idea di Prelaj che si possa arrivare a una migliore profilazione molecolare del paziente non con uno, ma con più biomarcatori, da individuare analizzando i dati clinici, in parte già disponibili e in parte ancora da raccogliere, anche con l’uso dell’intelligenza artificiale, molto più efficiente dei metodi convenzionali nell’individuare correlazioni e informazioni salienti, magari sfuggite finora all’attenzione dei ricercatori.
È così che è nato il progetto di ricerca I3LUNG1,2, di cui Prelaj è coordinatrice, che vede la partecipazione di 16 partner internazionali ed è stato finanziato con 10 milioni di euro nell’ambito di Horizon Europe, il Programma quadro dell'Unione europea per la ricerca e l'innovazione per il periodo 2021-2027.
“Il disegno dello studio prevede sia la raccolta di dati retrospettivi degli ultimi 10 anni, relativi a circa 2000 pazienti, sia la definizione di una coorte prospettica con circa 200 pazienti, afferenti a sei centri clinici che vengono profilati sotto tutti gli aspetti: marcatori sanguigni, microbiota intestinale, sistema immunitario, trascrittoma e genoma”, - continua Prelaj. “Attualmente, abbiamo sviluppato la prima versione della piattaforma informatica entro la quale verranno depositati i dati retrospettivi, prevedibilmente entro maggio, poi si passerà ai prospettici.”
L’obiettivo è di riuscire a sviluppare, con tutti questi dati omici e di real world, algoritmi decisionali che consentano una reale personalizzazione delle cure oncologiche per l’NSCLC. Nello stesso progetto è previsto anche il un coinvolgimento del paziente stesso nelle scelte terapeutiche.
“Chiamiamo questi strumenti tool co-decisionali” - ha concluso Prelaj. “Essi permettono di considerare le preferenze delle persone che alla fine dovranno subire i trattamenti, personalizzando al massimo le scelte terapeutiche, considerando anche i rischi di eventi avversi di cui questi trattamenti non sono privi, facilitando così l’implementazione di questi strumenti nella pratica clinica.”
Bibliografia
- https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT05537922
- Prelaj A, Ganzinelli M, Trovo F et al. The EU-funded I3LUNG Project: Integrative Science, Intelligent Data Platform for Individualized LUNG Cancer Care With Immunotherapy. Clin Lung Cancer 2023; S1525-7304(23)00039-6 https://www.clinical-lung-cancer.com/article/S1525-7304(23)00039-6/fulltext
Per informazioni e approfondimenti, scrivere a: int@noesis.net

In evidenza
01/06/2022
01/06/2022
Tempi di attesa
Gentili utenti, come noto la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano svolge la sua attività nella diagnosi, nella cura e nella ricerca sulla patologia oncologica: tutte le prestazioni erogate pertanto sono riservate esclusivamente a questa tipologia di pazienti. Di seguito si riporta la sintesi mensile dei tempi di attesa, rilevata secondo i criteri MTA di Regione Lombardia: clicca qui
Altre info:
- Per consultare la disponibilità delle visite e degli esami strumentali presso il nostro Istituto, potete accedere al seguente link: clicca qui
- La normativa regionale e nazionale di riferimento sui tempi di attesa è disponibile per la consultazione al seguente link: clicca qui

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13/02/2023
13/02/2023
SCREENING GRATUITO PER HCV
Anche l'Istituto aderisce alla campagna Regionale di Screening per HCV per l'anno 2023. Rivolgiti al personale del CUP, dei reparti e degli ambulatori per conoscere le modalità di adesione.
Per altre info e dettagli consulta gli allegati

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27/09/2023
27/09/2023
L'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano si conferma il miglior centro oncologico pubblico italiano
Milano, 27 settembre 2023 - L'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano si conferma al primo posto tra gli ospedali pubblici italiani per le cure oncologiche, secondo la classifica "World's Best Specialized Hospitals 2024" stilata ogni anno dalla rivista Newsweek in collaborazione con la società di ricerca Statista.
L'Istituto si classifica inoltre al quarto posto nel ranking europeo, confermando il suo ruolo di eccellenza a livello internazionale.
La classifica Newsweek si basa su una serie di indicatori, tra cui la qualità delle cure, l'innovazione, la reputazione e l'accessibilità. Per la sua valutazione, Newsweek collabora con un team di esperti internazionali, che si basano su dati raccolti da fonti pubbliche e private.
Per maggiori informazioni leggi il comunicato
Qui la classifica: https://www.newsweek.com/rankings/worlds-best-specialized-hospitals-2024/oncology

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26/06/2023
26/06/2023
COINVOLGERE I PAZIENTI E IL PUBBLICO NELLA RICERCA CLINICA
L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano organizza la prima edizione del progetto formativo “Coinvolgimento dei pazienti e del pubblico nella ricerca: un corso introduttivo”
con la partecipazione di professionisti sanitari tra clinici, ricercatori e infermieri
- Il Public and Patient Involvement (PPI) – il coinvolgimento del pubblico e dei pazienti nelle ricerche cliniche – è un tema particolarmente sentito dalla comunità medico-scientifica internazionale: l’obiettivo è di condurre studi “con” le persone con malattia e non solo “su” di loro
- Il PPI è un’occasione importante per promuovere i principi di democraticità della scienza, di responsabilità e trasparenza, oltre a rispondere a necessità pratiche degli studi, come le difficoltà di arruolamento dei pazienti
- L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, in collaborazione con l’Istituto Mario Negri, ha organizzato il primo corso introduttivo sul PPI con ottimi risultati in termini di partecipazione
Milano, 26 Giugno 2023 – In che modo è possibile rendere le persone comuni – siano esse pazienti, caregiver o loro rappresentanti – maggiormente coinvolti nelle ricerche cliniche? È questo un argomento di dibattito molto sentito all’estero, dove è già stato coniato un termine specifico di Public and Patient Involvement (coinvolgimento dei pazienti e del pubblico, PPI). Ora il PPI sta prendendo piede anche in Italia grazie all’iniziativa della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT) che, in collaborazione con il Laboratorio di ricerca per il coinvolgimento dei cittadini in sanità dell’Istituto Mario Negri di Milano, ha organizzato il primo corso introduttivo su questo tema. L’iniziativa ha riscosso un notevole interesse, con la partecipazione di numerosi professionisti sanitari tra ricercatori e personale clinico.
“Sempre più spesso ci viene chiesto dagli enti finanziatori di coinvolgere pazienti e cittadini in tutto il processo di ricerca a partire dalla fase di pianificazione, cioè fin da quando vengono stabiliti oggetto e priorità di un dato studio, passando per la sua conduzione vera e propria, per finire con l’interpretazione e la divulgazione dei risultati” – spiega la dott.ssa Cinzia Brunelli, della SC Cure Palliative Hospice Terapia del Dolore e Riabilitazione dell’INT, tra i docenti del corso. “Questo perché i cittadini comuni sono collaboratori molto validi, per esempio, quando ci sono difficoltà di arruolamento dei partecipanti. E quando parlo di cittadini mi riferisco non solo ai pazienti, ma anche ai caregiver, ai rappresentanti delle associazioni di pazienti e ai decisori politici, cioè a tutte le figure che hanno un ruolo nelle decisioni di salute pubblica, perché è importante che i dati siano utilizzabili da tutti gli stakeholder del settore.”
Il PPI, in altre parole, risponde a una necessità intrinseca sempre più sentita nel mondo della ricerca medica, oltre a essere un’occasione importante per promuovere i principi di democraticità della scienza, responsabilità e trasparenza. L’obiettivo è di condurre una ricerca condotta “con” o “da” persone con malattia, loro caregiver e rappresentanti, e non “verso”, “riguardo” o “per” loro.
Un caso particolarmente significativo del possibile contributo dei pazienti riguarda la stesura di un consenso informato che sia realmente tale e non un pro-forma, spesso non adeguatamente compreso da chi lo firma.
Come fare formazione sul PPI
Il coinvolgimento pubblico nella ricerca è dunque un bisogno sentito dalla comunità medico-scientifica. Ma come soddisfarlo nella prassi quotidiana? Quali soggetti coinvolgere? In quali termini e in che misura? Come valorizzare la loro esperienza? Per fornire alcune risposte, è nata l’iniziativa di un corso di formazione presso l’INT.
“Il corso era rivolto non solo a ricercatori e medici, ma anche ad altre figure professionali coinvolte nelle ricerche, come per esempio i data manager, nonché a tutti coloro che svolgono attività clinica, come gli infermieri o gli psicologi. Questa prima esperienza ha avuto un’ottima risposta, con un notevole numero di partecipanti – una ventina – tutti molto interessati e interattivi” - continua Brunelli. “Ma l’aspetto forse più interessante è stato anche ascoltare le esperienze dei partecipanti: un gruppo dell’Oncologia sperimentale dell’INT, per esempio, ha coinvolto alcuni pazienti per elaborare delle strategie di arruolamento, in particolare per contattare soggetti di una determinata età per formare un gruppo di controllo.”
L’obiettivo dei corsi di formazione di PPI è raggiungere un cambiamento culturale, anche se si tratta di un obiettivo sfidante: ogni specialista dovrebbe considerare il paziente come una figura che ha un ruolo attivo, nell’ampio insieme di stakeholder della ricerca clinica. Alcune pubblicazioni mostrano come gli studi che usano un approccio di coinvolgimento attivo dei pazienti abbiano maggiore facilità di reclutamento e presentano minori criticità nella conduzione.
“Una nostra paziente, per esempio, ci ha fatto presente che spesso non si informano adeguatamente i partecipanti su quanto possa essere gravoso l’iter di uno studio clinico, anche dal punto di vista organizzativo: è da questo tipo di feedback che i ricercatori potrebbero trarre indicazioni positive, arrivando a un compromesso sulle visite di follow-up programmate, andando incontro anche alle esigenze dei soggetti reclutati” - conclude Brunelli. “La qualità della comunicazione tra pazienti e ricercatori, in altre parole, non può essere trascurata: è per questo che abbiamo coinvolto i pazienti per sviluppare un sito che riporta informazioni utili per le persone che devono decidere se partecipare a uno studio clinico dedicato alla medicina di precisione.”
Una seconda versione del corso di formazione sulla PPI verrà a breve organizzata con i ricercatori del Cancer Core Europe (https://cancercoreeurope.eu/), la rete di sette centri oncologici di eccellenza che è partner del progetto CCE-DART (https://cce-dart.com/), finanziato dall’Unione Europea, da cui il corso ha preso le mosse.
Il Progetto CCE-DART - “Patient involvement through information and partnership”
Il corso PPI è stato sviluppato nell’ambito del Progetto CCE-DART, specificatamente nell’area di lavoro “Patient involvement through information and partnership”, coordinata da Cinzia Brunelli (Unità di cure palliative, terapia del dolore e riabilitazione, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori - INT). Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare metodi innovativi per il disegno, conduzione e analisi dei dati di sperimentazioni cliniche nel campo dell’oncologia di precisione. In linea con i principii del PPI, in CCE-DART i pazienti sono stati coinvolti nelle fasi di sviluppo di un sito web divulgativo sulla medicina di precisione (iENTER), e di due web-app riguardanti, rispettivamente, l’implementazione del processo del consenso informato (iCONSENT) e la gestione di informazioni e appuntamenti per i pazienti che partecipano alle sperimentazioni cliniche in oncologia di precisione (iPARTICIPATE).
Il gruppo di lavoro è multidisciplinare e vede la collaborazione di INT e Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS (IRFMN), coniugando l’esperienza nella metodologia della ricerca clinica in campo oncologico e in ambito di qualità della vita del primo con quella nell’empowerment e nel coinvolgimento dei pazienti nel mondo della ricerca clinica del secondo Istituto. Oltre a Cinzia Brunelli, per INT sono coinvolte anche Rosalba Miceli (Unità di Biostatistica per la Ricerca Clinica) che, insieme a Mikol Antioco (Project Manager), si è occupata in particolare dello sviluppo di iCONSENT e iPARTICIPATE, Laura Gangeri (Psicologia Clinica), docente del corso PPI. Per IRFMN sono coinvolti Paola Mosconi, Cinzia Colombo e Pasquale Paletta, del Laboratorio di ricerca per il coinvolgimento dei cittadini in sanità.

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23/06/2023
23/06/2023
La Fondazione è lieta di annunciare il vincitore del prestigioso premio Taobuk - Contest Da Vinci Award 2023
Messina, 16 giugno 2023 - La Fondazione è orgogliosa di congratularsi con il dottor Andrea Villa, che ha presentato, durante il Taobuk - Contest Da Vinci Award 2023 il progetto del team coordinato dal Prof. de Braud "PROACT 2.0: agevolare la comunicazione medico-paziente negli studi clinici in ambito oncologico"
Il Taobuk - Contest Da Vinci Award, un concorso annuale di rilievo nel campo medico-scientifico, celebra personalità che si sono distinte per l'eccellenza e l'innovazione. Il progetto presentato dal dottor Villa ha catturato l'attenzione della giuria per la sua capacità di apportare miglioramenti significativi ai pazienti oncologici.
"PROACT 2.0" rappresenta una svolta nel campo della comunicazione medico-paziente durante gli studi clinici oncologici. Sviluppato dalla S.C. Oncologia Medica 1 sotto la guida del Prof. de Braud e nell'ambito del Progetto AIRC Accelerator Award, l'applicazione offre una piattaforma innovativa che facilita la trasmissione di messaggi di testo, audio, foto e video tra medici e pazienti.
Inoltre, PROACT 2.0 permette l'invio di questionari durante le fasi iniziali degli studi clinici, consentendo la raccolta di dati preziosi per la ricerca oncologica. Questa funzionalità contribuisce a una maggiore comprensione della malattia e dei trattamenti, promuovendo un approccio personalizzato alle cure.
Il team del Prof. de Braud è stato insignito di una menzione speciale per le tecnologie digitali applicate in sanità. Questo prestigioso riconoscimento sottolinea l’impegno costante nel miglioramento della vita dei pazienti e la dedizione all'innovazione medica.
La Fondazione si congratula con il Prof. de Braud e il suo team per questo straordinario riconoscimento e per il loro eccezionale contributo nel campo medico-scientifico. Il loro lavoro rappresenta un esempio di eccellenza e una testimonianza del potenziale che le soluzioni digitali possono offrire nell’ambito della sanità e della salute.

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23/05/2023
23/05/2023
FITT: avviso per la ricerca del Direttore Generale
La Fondazione Innovazione e Trasferimento Tecnologico, nata a dicembre del 2022, è una Fondazione di diritto privato costituita dalla società Arexpo S.p.A. e dalle Fondazioni IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, IRCCS San Matteo, IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta e IRCCS Istituto Nazionale Studio e cura Tumori.
FITT si pone lo scopo di valorizzare i risultati delle attività di ricerca dei suoi soci tramite il relativo trasferimento, che avviene attraverso accordi di licenza e collaborazione con imprese nel settore delle biotecnologie, della farmaceutica, della diagnostica e dei dispositivi medicali, oppure tramite la definizione di iniziative imprenditoriali.
L’attività di trasferimento dei risultati delle ricerche scientifiche e tecnologiche al mercato e alla società si articola in un insieme di operazioni caratterizzato da grande complessità e tempi prolungati.
Da qui la nascita di FITT, che riveste un ruolo chiave di coordinamento e intermediazione, finalizzato a favorire pratiche virtuose e interazioni continue tra le parti coinvolte.
Nella sezione Lavora con noi aperto l’avviso per la ricerca del Direttore Generale
Per maggiori info Visita il sito

In evidenza
04/06/2019
31/03/2023
5x1000 all'Istituto Nazionale dei Tumori
5x1000 alla ricerca contro il cancro CF 800.182.301.53
Riquadro "Ricerca Sanitaria"
Cara Amica, Caro Amico,
anche quest’anno il tuo aiuto per noi è fondamentale, destina il tuo 5x1000 alla nostra Fondazione, l’Istituto Nazionale Tumori di Milano.
Cos’è il 5x1000
Il cinque per mille rappresenta una quota dell'imposta IRPEF che il cittadino può decidere di destinare ad enti che svolgono attività socialmente rilevanti. Essendo una quota d’imposta regolarmente versata, il 5x1000 è una donazione che non comporta ulteriori spese da parte dei cittadini
Come donare ad INT il tuo 5x1000
Il 5 per mille può essere devoluto da tutti coloro che presentano la propria dichiarazione dei redditi attraverso il CUD, il modello 730 e il modello Unico per le Persone Fisiche. All’interno dei singoli modelli si trova uno spazio dedicato alla “Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’Irpef”. Basta apporre la propria firma nel riquadro “Finanziamento della ricerca sanitaria” e inserire il codice fiscale dell’Istituto Nazionale dei Tumori: 800.182.301.53
Perché devolvere ad INT il tuo 5x1000
L’Istituto Nazionale dei Tumori (INT) è un istituto pubblico di ricovero e cura a carattere scientifico, da oltre 90 anni al primo posto tra tutti gli IRCCS oncologici italiani e riferimento internazionale per la ricerca e la cura dei tumori, sia di quelli più frequenti che di quelli rari e pediatrici. Alcuni indicatori di attività testimoniano la grande “battaglia” che stiamo combattendo contro il cancro: ogni anno sono più di 18.000 i pazienti ricoverati e oltre un milione 214 mila le visite ed esami a livello ambulatoriale eseguite; sono in media più di 650 gli studi clinici effettuati e più di 700 le pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. Tuttavia c’è qualcosa che i numeri non possono mostrare. Sono i volti dei tanti ricercatori e clinici che in Fondazione cooperano quotidianamente per sviluppare progetti che abbiano un’applicazione concreta, dal laboratorio al letto del malato.
Scegliendo di destinare il 5x1000 alla nostra Fondazione diventerai anche tu parte integrante della nostra battaglia. Donare il 5x1000 alla ricerca INT rappresenta un investimento nel futuro della prevenzione, diagnosi e cura dei tumori per tutti i cittadini.
Aiutaci, sostieni la ricerca e schierati dalla parte di chi combatte
Per maggiori informazioni:

In evidenza
05/04/2023
05/04/2023
VERSO UNA TERAPIA PERSONALIZZATA PER IL TUMORE DEL POLMONE
L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è capofila del progetto internazionale di ricerca I3LUNG finanziato con 10 milioni di euro dall’Unione Europea: l’obiettivo è individuare, grazie all’intelligenza artificiale, un insieme di marcatori che possano guidare l’uso dell’immunoterapia e renderla così più efficace
- Il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) è attualmente la tipologia di tumore del polmone più frequente. Ai pazienti affetti da NSCLC che non possono accedere alle terapie target, viene proposta l’immunoterapia, che tuttavia risulta efficace non in tutti i casi.
- Il progetto internazionale I3LUNG1, finanziato con 10 milioni di euro nell’ambito del Programma Quadro Horizon Europe, intende individuare, sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale, diversi possibili biomarcatori per rendere l’immunoterapia personalizzata e quindi più efficace.
- A coordinare il progetto è Arsela Prelaj, ricercatrice dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, primo autore dell’articolo appena pubblicato sulla prestigiosa rivista “Clinical Lung Cancer”2.
Milano, 06 aprile 2023 – L’immunoterapia rappresenta, insieme alle terapie mirate (target therapy) con farmaci a bersaglio molecolare, la più grande rivoluzione in campo oncologico degli ultimi anni: si tratta di una nuova strategia di trattamento che mira a stimolare il sistema immunitario del soggetto affetto da tumore in modo che attacchi ed elimini le cellule cancerose. Il vantaggio in termini di efficacia di questi due approcci terapeutici si è reso evidente, in particolare, nel caso del tumore del polmone, terzo nella classifica delle neoplasie più diagnosticate - 40mila circa all’anno nel nostro Paese, secondo i dati 2020 - e prima causa di morte per cancro nei paesi industrializzati.
Nonostante gli enormi progressi, c’è ancora da fare qualche passo importante, soprattutto per il carcinoma polmonare non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC) la tipologia di tumore polmonare più diffusa. La possibilità di somministrare le nuove terapie è infatti subordinata a una precisa diagnosi molecolare. Nel caso delle target therapy, ciò significa che si indaga preventivamente su specifiche mutazioni/alterazioni a carico dei geni indicati EGFR, Alk e Ros-1 etc, solo se sono presenti tali alterazioni si possono usare i farmaci a bersaglio molecolare che interferiscono con l’attività delle proteine codificate dagli stessi geni mutati. Analogamente, l’immunoterapia è notevolmente efficace nei soggetti che esprimono alti livelli di uno specifico biomarcatore, la proteina PD-L1, che però per certi aspetti non risulta ancora del tutto soddisfacente.
“I risultati degli studi relativi all’immunoterapia nell’NSCLC hanno iniziato a emergere nel 2013 e nel 2015 sono arrivate le prime approvazioni da parte delle autorità regolatorie, prima per la seconda linea di trattamento e successivamente anche per la prima linea” - spiega Arsela Prelaj, medico oncologo e ricercatrice dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che da molto tempo si occupa di questo tipo di neoplasie. “Nell’arco degli anni, si sono succedute molte ricerche, che hanno individuato diversi biomarcatori clinici, biochimici e biomolecolari di risposta all’immunoterapia, e tra questi è stato scelto il PD-L1, una proteina espressa nella superficie tumorale, con il quale ora si stratificano i pazienti e si sceglie il trattamento.”
Il problema, come sottolineato dalla ricercatrice, è che questo biomarcatore, approvato perché il migliore tra quelli individuati, non è perfetto.
“In Italia, l’approccio terapeutico attuale prevede che i soggetti con PD-L1 elevato possano accedere all’immunoterapia da sola, mentre per quelli con PD-L1 basso accedano all’immunoterapia associata a chemioterapia” - prosegue Prelaj. “Esiste tuttavia una percentuali di pazienti con livelli bassi che risponde bene ugualmente all’immunoterapia da sola, come si è osservato quando ancora l’immunoterapia veniva data a tappeto.”
Da qui l’idea di Prelaj che si possa arrivare a una migliore profilazione molecolare del paziente non con uno, ma con più biomarcatori, da individuare analizzando i dati clinici, in parte già disponibili e in parte ancora da raccogliere, anche con l’uso dell’intelligenza artificiale, molto più efficiente dei metodi convenzionali nell’individuare correlazioni e informazioni salienti, magari sfuggite finora all’attenzione dei ricercatori.
È così che è nato il progetto di ricerca I3LUNG1,2, di cui Prelaj è coordinatrice, che vede la partecipazione di 16 partner internazionali ed è stato finanziato con 10 milioni di euro nell’ambito di Horizon Europe, il Programma quadro dell'Unione europea per la ricerca e l'innovazione per il periodo 2021-2027.
“Il disegno dello studio prevede sia la raccolta di dati retrospettivi degli ultimi 10 anni, relativi a circa 2000 pazienti, sia la definizione di una coorte prospettica con circa 200 pazienti, afferenti a sei centri clinici che vengono profilati sotto tutti gli aspetti: marcatori sanguigni, microbiota intestinale, sistema immunitario, trascrittoma e genoma”, - continua Prelaj. “Attualmente, abbiamo sviluppato la prima versione della piattaforma informatica entro la quale verranno depositati i dati retrospettivi, prevedibilmente entro maggio, poi si passerà ai prospettici.”
L’obiettivo è di riuscire a sviluppare, con tutti questi dati omici e di real world, algoritmi decisionali che consentano una reale personalizzazione delle cure oncologiche per l’NSCLC. Nello stesso progetto è previsto anche il un coinvolgimento del paziente stesso nelle scelte terapeutiche.
“Chiamiamo questi strumenti tool co-decisionali” - ha concluso Prelaj. “Essi permettono di considerare le preferenze delle persone che alla fine dovranno subire i trattamenti, personalizzando al massimo le scelte terapeutiche, considerando anche i rischi di eventi avversi di cui questi trattamenti non sono privi, facilitando così l’implementazione di questi strumenti nella pratica clinica.”
Bibliografia
- https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT05537922
- Prelaj A, Ganzinelli M, Trovo F et al. The EU-funded I3LUNG Project: Integrative Science, Intelligent Data Platform for Individualized LUNG Cancer Care With Immunotherapy. Clin Lung Cancer 2023; S1525-7304(23)00039-6 https://www.clinical-lung-cancer.com/article/S1525-7304(23)00039-6/fulltext
Per informazioni e approfondimenti, scrivere a: int@noesis.net

In evidenza
01/06/2022
01/06/2022
Tempi di attesa
Gentili utenti, come noto la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano svolge la sua attività nella diagnosi, nella cura e nella ricerca sulla patologia oncologica: tutte le prestazioni erogate pertanto sono riservate esclusivamente a questa tipologia di pazienti. Di seguito si riporta la sintesi mensile dei tempi di attesa, rilevata secondo i criteri MTA di Regione Lombardia: clicca qui
Altre info:
- Per consultare la disponibilità delle visite e degli esami strumentali presso il nostro Istituto, potete accedere al seguente link: clicca qui
- La normativa regionale e nazionale di riferimento sui tempi di attesa è disponibile per la consultazione al seguente link: clicca qui

In evidenza
13/02/2023
13/02/2023
SCREENING GRATUITO PER HCV
Anche l'Istituto aderisce alla campagna Regionale di Screening per HCV per l'anno 2023. Rivolgiti al personale del CUP, dei reparti e degli ambulatori per conoscere le modalità di adesione.
Per altre info e dettagli consulta gli allegati

ULTIME DALL'ISTITUTO
ULTIME DALL'ISTITUTO
28/09/2023
28/09/2023
Campagna antinfluenzale Stagione 2023/24
La campagna antinfluenzale in Lombardia prenderà avvio ufficialmente domenica 1° ottobre 2023 con una giornata dedicata alla vaccinazione.
Le prenotazioni per la sola giornata del 1° ottobre saranno possibili attraverso il portale regionale vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it a partire dal 28 settembre 2023.
La campagna di vaccinazione antinfluenzale proseguirà nelle settimane successive secondo il calendario che segue:
- dal 2 ottobre - avvio vaccinazioni presso le strutture ospedaliere per operatori, donne in gravidanza e pazienti cronici e per gli ospiti di RSA, RSD e UDO Sociosanitarie;
- dal 9 ottobre - avvio vaccinazioni presso medici di medicina generale/pediatri di libera scelta aderenti per le categorie a cui la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente; i medici procederanno alle somministrazioni delle dosi secondo tempi e modalità definiti autonomamente;
- dal 16 ottobre - avvio vaccinazioni presso le farmacie aderenti per le categorie a cui la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente;
- dal 23 ottobre - avvio vaccinazioni nei centri vaccinali del territorio per le categorie a cui la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente.
Le prenotazioni presso i centri vaccinali del territorio e le farmacie aderenti saranno possibili a partire da lunedì 9 ottobre sempre sulla piattaforma vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it.
Inoltre, per tutta la durata della campagna vaccinale, per prenotazioni e informazioni, sarà attivo il numero verde regionale 800 894 545 dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:00.
ULTIME DALL'ISTITUTO
05/09/2023
05/09/2023
Make Sense Campaign 2023
Hai la testa a posto?
1 sintomo per 3 settimane, 3 settimane per 1 vita
Torna dal 18 al 22 settembre la XI edizione della Make Sense Campaign la campagna europea di sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori testa-collo, saranno oltre 130 i centri che aderiscono.
Nel 2020, solo in Italia, a 9.900 persone è stato diagnosticato un tumore testa-collo (fonte: “I numeri del cancro 2022”, AIOM), cifra che fa del carcinoma della testa e del collo il settimo tumore più comune in Europa, con un’incidenza di circa la metà rispetto al cancro del polmone ma di due volte superiore a quello del collo dell’utero.
Hai la testa a posto? 1 sintomo per 3 settimane, 3 settimane per 1 vita è il motto dell'edizione italiana 2023 della Make Sense Campaign: 1x3 è infatti la regola da tenere sempre a mente quando si tratta dei sintomi dei carcinomi cervico-cefalici, spesso ignorati o associati a malattie stagionali come un comune mal di gola o un raffreddore. La rapida comprensione delle avvisaglie della malattia è cruciale per una diagnosi precoce, in presenza della quale il tasso di sopravvivenza sale all’80-90%, contro un'aspettativa di vita di soli 5 anni per coloro che scoprono la malattia in fase avanzata.
Gli esperti sono d’accordo nel dire che, se presente anche solo uno di questi sintomi per tre settimane o più, è necessario rivolgersi al medico:
- dolore alla lingua;
- ulcere che non guariscono e/o macchie rosse o bianche in bocca;
- dolore alla gola;
- raucedine persistente;
- dolore e/o difficoltà a deglutire;
- gonfiore del collo;
- naso chiuso da un lato e/o perdita di sangue dal naso.
Gli elementi basilari per una vita lunga e sana, propria e di chi ci è accanto, si confermano quelli di sempre:
- consapevolezza delle avvisaglie;
- un’alimentazione sana e uno stile di vita attivo
suggerimenti che da oltre dieci anni la Make Sense Campaign indirizza a un pubblico sempre più vasto, agendo concretamente tramite una fitta rete di ospedali, cliniche, ASL, AUSL, ASST e adottando una comunicazione incisiva, consapevole che è tramite messaggi chiari e positivi che si può fare la differenza, a volte salvare una vita.
L’iniziativa vede il coinvolgimento anche della nostra Fondazione, infatti il 20 settembre prossimo, dalle 8.30 alle 11.00, e il 21 settembre, dalle 15.00 alle 18.00, i nostri specialisti del reparto di Otorinolaringoiatria saranno disponibili gratuitamente per visite di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori del distretto testa-collo.
Per prenotare una visita, inviare una mail all’indirizzo:
segreteria.otorinolaringoiatria@istitutonazionaletumori.mi.it

ULTIME DALL'ISTITUTO
30/11/2020
01/01/2023
Arrivano i SUNDAY BRUNCH di Cascina Rosa
Il brunch della domenica & ormai un vero e proprio rito, è un incontro inaspettato tra colazione e pranzo. Viene generalmente servito tra le 11:00 e le 13:00 e durante il brunch è possibile trovare tutto quello che ci si aspetta da una colazione dolce con l’aggiunta delle preparazioni tipiche di quella salata. Un brunch sano permette di unire due pasti in uno, quindi ricevere i nutrienti necessari in un pasto ottimo, completo e vario, ma permette anche di avere più tempo al mattino per svolgere dell’attività fisica. Tra gli ingredienti da utilizzare per la sua preparazione abbiamo bevande come tisane, té, саffè e succhi naturali; pane tostato da accompagnare con creme 100% frutta secca o marmellate senza zuccheri aggiunti; frutta secca, semi oleaginosi e frutta fresca di stagione da utilizzare per la preparazione di dolci e biscotti; verdure da accompagnare con hummus e crêpes da guarnire a proprio piacere.
Le date del BRUNCH
- domenica 19 febbraio
- domenica 19 marzo
- domenica 16 aprile
Per info e prenotazioni scopri di più
La Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, in collaborazione con l'Associazione Salute Donna Onlus, oltre ai nuovi Brunch da anni organizzano "Corsi di Cucina Naturale" e "Apericena" di Cascina Rosa. I corsi, dopo le sessioni online tornano in presenza, sempre nel rispetto e nell'osservanza delle misure anticovid.
Corsi di cucina naturale
I corsi di cucina della Fondazione nascono a metà degli anni Novanta come percorso didattico, interno ai progetti di ricerca della S.C. Epidemiologia e prevenzione (Progetti DIANA-Dieta e Androgeni). Nel 1999 i ricercatori aprono i primi corsi di Cucina Naturale rivolti a tutti e da allora, ogni anno, centinaia di persone imparano a conoscere meglio gli alimenti che promuovono la prevenzione e aiutano a vivere con più gusto. I prodotti utilizzati provengono direttamente dall'orto sinergico creato appositamente in Cascina.
Cosa è stato fatto
- sabato 12 dicembre: Dolcetti di Natale
- sabato 19 dicembre: Il menù delle Feste
- sabato 27 febbraio: Colazione da Re
- sabato 27 marzo: Torte salate, Flan e Soufflè
- sabato 24 aprile: I biscotti della Salute
- sabato 22 maggio: Picnic & Scampagnate
- sabato 19 giugno: Estate in tavola
- sabato 13 novembre: Menù di stagione completo
- sabato 27 novembre: Cucina per le Feste
- sabato 11 dicembre: I dolci del Natale
- Corso Base 3 Lezioni
- sabato 9 aprile | Lezione 1 ore 10.30 / 13.00 - Lezione 2 ore 15.30 / 19.30
- domencia 10 aprile | Lezione 3 ore 10.30 /13.00
- Corso Base 3 Lezioni
- mercoledì 11 maggio - Lezione 1 ore 15.30 / 19.30
- mercoledì 18 maggio - Lezione 2 ore 15.30 / 19.30
- mercoledì 26 maggio - Lezione 3 ore 15.30 /19.30
per saperne di più scarica la locandina
Per Info e prenotazione
Salute Donna Onlus
Numero verde 800 223295
Mercoledì dalle ore 16.00 alle 18.00
Tutti i giorni è possibile lasciare un messaggio ed un recapito telefonico per essere richiamati.
Oppure via e-mail a: corsicucina@salutedonnaonlus.it
Apericena
- Venerdì 16 settembre
- Venerdì 21 ottobre
- Venerdì 18 novembre
per saperne di più scarica la locandina
Per Info e prenotazione
Segreteria organizzativa di Salute Donna Tel. 02 6470452
mail: info@salutedonnaonlus.it
Orari: Lun/Ven 9-13/14-16
ULTIME DALL'ISTITUTO
23/01/2023
23/01/2023
L’INIZIATIVA “INSIEME CONTRO IL TEMPO” – INFORMAZIONI PRATICHE
Insieme Contro il Tempo è un’iniziativa promossa dalla Struttura Complessa di Ginecologia Oncologica della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Insieme Contro il Tempo prevede visite, consulenze, ecografie e second opinion per le donne affette da tumori ginecologici (accertati o sospetti).
Per effettuare una prenotazione, è possibile telefonare ai numeri 02-23902507 oppure 02-23903470, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00, a partire da mercoledì 25 gennaio fino a venerdì 10 febbraio 2023.
L’iniziativa Insieme Contro il Tempo sarà attiva dal 30 gennaio al 10 febbraio 2023 e le visite si svolgeranno presso gli ambulatori di ginecologia dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (Via G. Venezian, 1 – Milano), previa effettuazione dell’accettazione da parte delle pazienti presso il CUP, Centro Unico di Prenotazione, con l’impegnativa del proprio medico curante che dovrà riportare la dicitura “prima visita ginecologica”.

ULTIME DALL'ISTITUTO
28/09/2023
28/09/2023
Campagna antinfluenzale Stagione 2023/24
La campagna antinfluenzale in Lombardia prenderà avvio ufficialmente domenica 1° ottobre 2023 con una giornata dedicata alla vaccinazione.
Le prenotazioni per la sola giornata del 1° ottobre saranno possibili attraverso il portale regionale vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it a partire dal 28 settembre 2023.
La campagna di vaccinazione antinfluenzale proseguirà nelle settimane successive secondo il calendario che segue:
- dal 2 ottobre - avvio vaccinazioni presso le strutture ospedaliere per operatori, donne in gravidanza e pazienti cronici e per gli ospiti di RSA, RSD e UDO Sociosanitarie;
- dal 9 ottobre - avvio vaccinazioni presso medici di medicina generale/pediatri di libera scelta aderenti per le categorie a cui la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente; i medici procederanno alle somministrazioni delle dosi secondo tempi e modalità definiti autonomamente;
- dal 16 ottobre - avvio vaccinazioni presso le farmacie aderenti per le categorie a cui la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente;
- dal 23 ottobre - avvio vaccinazioni nei centri vaccinali del territorio per le categorie a cui la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente.
Le prenotazioni presso i centri vaccinali del territorio e le farmacie aderenti saranno possibili a partire da lunedì 9 ottobre sempre sulla piattaforma vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it.
Inoltre, per tutta la durata della campagna vaccinale, per prenotazioni e informazioni, sarà attivo il numero verde regionale 800 894 545 dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:00.
ULTIME DALL'ISTITUTO
05/09/2023
05/09/2023
Make Sense Campaign 2023
Hai la testa a posto?
1 sintomo per 3 settimane, 3 settimane per 1 vita
Torna dal 18 al 22 settembre la XI edizione della Make Sense Campaign la campagna europea di sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori testa-collo, saranno oltre 130 i centri che aderiscono.
Nel 2020, solo in Italia, a 9.900 persone è stato diagnosticato un tumore testa-collo (fonte: “I numeri del cancro 2022”, AIOM), cifra che fa del carcinoma della testa e del collo il settimo tumore più comune in Europa, con un’incidenza di circa la metà rispetto al cancro del polmone ma di due volte superiore a quello del collo dell’utero.
Hai la testa a posto? 1 sintomo per 3 settimane, 3 settimane per 1 vita è il motto dell'edizione italiana 2023 della Make Sense Campaign: 1x3 è infatti la regola da tenere sempre a mente quando si tratta dei sintomi dei carcinomi cervico-cefalici, spesso ignorati o associati a malattie stagionali come un comune mal di gola o un raffreddore. La rapida comprensione delle avvisaglie della malattia è cruciale per una diagnosi precoce, in presenza della quale il tasso di sopravvivenza sale all’80-90%, contro un'aspettativa di vita di soli 5 anni per coloro che scoprono la malattia in fase avanzata.
Gli esperti sono d’accordo nel dire che, se presente anche solo uno di questi sintomi per tre settimane o più, è necessario rivolgersi al medico:
- dolore alla lingua;
- ulcere che non guariscono e/o macchie rosse o bianche in bocca;
- dolore alla gola;
- raucedine persistente;
- dolore e/o difficoltà a deglutire;
- gonfiore del collo;
- naso chiuso da un lato e/o perdita di sangue dal naso.
Gli elementi basilari per una vita lunga e sana, propria e di chi ci è accanto, si confermano quelli di sempre:
- consapevolezza delle avvisaglie;
- un’alimentazione sana e uno stile di vita attivo
suggerimenti che da oltre dieci anni la Make Sense Campaign indirizza a un pubblico sempre più vasto, agendo concretamente tramite una fitta rete di ospedali, cliniche, ASL, AUSL, ASST e adottando una comunicazione incisiva, consapevole che è tramite messaggi chiari e positivi che si può fare la differenza, a volte salvare una vita.
L’iniziativa vede il coinvolgimento anche della nostra Fondazione, infatti il 20 settembre prossimo, dalle 8.30 alle 11.00, e il 21 settembre, dalle 15.00 alle 18.00, i nostri specialisti del reparto di Otorinolaringoiatria saranno disponibili gratuitamente per visite di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori del distretto testa-collo.
Per prenotare una visita, inviare una mail all’indirizzo:
segreteria.otorinolaringoiatria@istitutonazionaletumori.mi.it

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30/11/2020
01/01/2023
Arrivano i SUNDAY BRUNCH di Cascina Rosa
Il brunch della domenica & ormai un vero e proprio rito, è un incontro inaspettato tra colazione e pranzo. Viene generalmente servito tra le 11:00 e le 13:00 e durante il brunch è possibile trovare tutto quello che ci si aspetta da una colazione dolce con l’aggiunta delle preparazioni tipiche di quella salata. Un brunch sano permette di unire due pasti in uno, quindi ricevere i nutrienti necessari in un pasto ottimo, completo e vario, ma permette anche di avere più tempo al mattino per svolgere dell’attività fisica. Tra gli ingredienti da utilizzare per la sua preparazione abbiamo bevande come tisane, té, саffè e succhi naturali; pane tostato da accompagnare con creme 100% frutta secca o marmellate senza zuccheri aggiunti; frutta secca, semi oleaginosi e frutta fresca di stagione da utilizzare per la preparazione di dolci e biscotti; verdure da accompagnare con hummus e crêpes da guarnire a proprio piacere.
Le date del BRUNCH
- domenica 19 febbraio
- domenica 19 marzo
- domenica 16 aprile
Per info e prenotazioni scopri di più
La Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, in collaborazione con l'Associazione Salute Donna Onlus, oltre ai nuovi Brunch da anni organizzano "Corsi di Cucina Naturale" e "Apericena" di Cascina Rosa. I corsi, dopo le sessioni online tornano in presenza, sempre nel rispetto e nell'osservanza delle misure anticovid.
Corsi di cucina naturale
I corsi di cucina della Fondazione nascono a metà degli anni Novanta come percorso didattico, interno ai progetti di ricerca della S.C. Epidemiologia e prevenzione (Progetti DIANA-Dieta e Androgeni). Nel 1999 i ricercatori aprono i primi corsi di Cucina Naturale rivolti a tutti e da allora, ogni anno, centinaia di persone imparano a conoscere meglio gli alimenti che promuovono la prevenzione e aiutano a vivere con più gusto. I prodotti utilizzati provengono direttamente dall'orto sinergico creato appositamente in Cascina.
Cosa è stato fatto
- sabato 12 dicembre: Dolcetti di Natale
- sabato 19 dicembre: Il menù delle Feste
- sabato 27 febbraio: Colazione da Re
- sabato 27 marzo: Torte salate, Flan e Soufflè
- sabato 24 aprile: I biscotti della Salute
- sabato 22 maggio: Picnic & Scampagnate
- sabato 19 giugno: Estate in tavola
- sabato 13 novembre: Menù di stagione completo
- sabato 27 novembre: Cucina per le Feste
- sabato 11 dicembre: I dolci del Natale
- Corso Base 3 Lezioni
- sabato 9 aprile | Lezione 1 ore 10.30 / 13.00 - Lezione 2 ore 15.30 / 19.30
- domencia 10 aprile | Lezione 3 ore 10.30 /13.00
- Corso Base 3 Lezioni
- mercoledì 11 maggio - Lezione 1 ore 15.30 / 19.30
- mercoledì 18 maggio - Lezione 2 ore 15.30 / 19.30
- mercoledì 26 maggio - Lezione 3 ore 15.30 /19.30
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Per Info e prenotazione
Salute Donna Onlus
Numero verde 800 223295
Mercoledì dalle ore 16.00 alle 18.00
Tutti i giorni è possibile lasciare un messaggio ed un recapito telefonico per essere richiamati.
Oppure via e-mail a: corsicucina@salutedonnaonlus.it
Apericena
- Venerdì 16 settembre
- Venerdì 21 ottobre
- Venerdì 18 novembre
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Per Info e prenotazione
Segreteria organizzativa di Salute Donna Tel. 02 6470452
mail: info@salutedonnaonlus.it
Orari: Lun/Ven 9-13/14-16
ULTIME DALL'ISTITUTO
23/01/2023
23/01/2023
L’INIZIATIVA “INSIEME CONTRO IL TEMPO” – INFORMAZIONI PRATICHE
Insieme Contro il Tempo è un’iniziativa promossa dalla Struttura Complessa di Ginecologia Oncologica della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Insieme Contro il Tempo prevede visite, consulenze, ecografie e second opinion per le donne affette da tumori ginecologici (accertati o sospetti).
Per effettuare una prenotazione, è possibile telefonare ai numeri 02-23902507 oppure 02-23903470, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00, a partire da mercoledì 25 gennaio fino a venerdì 10 febbraio 2023.
L’iniziativa Insieme Contro il Tempo sarà attiva dal 30 gennaio al 10 febbraio 2023 e le visite si svolgeranno presso gli ambulatori di ginecologia dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (Via G. Venezian, 1 – Milano), previa effettuazione dell’accettazione da parte delle pazienti presso il CUP, Centro Unico di Prenotazione, con l’impegnativa del proprio medico curante che dovrà riportare la dicitura “prima visita ginecologica”.

ULTIME DALLA RICERCA
ULTIME DALLA RICERCA
30/05/2022
30/05/2022
I3LUNG: un progetto europeo per l'implementazione di cure mediche basate sull'intelligenza artificiale (AI) nei pazienti con tumore al polmone.
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I3LUNG: un progetto europeo per l'implementazione di cure mediche personalizzate basate sull'intelligenza artificiale (AI) nei pazienti con tumore al polmone.
Recentemente, la Commissione Europea ha inaugurato Horizon Europe, il programma quadro di Ricerca e innovazione con l’obiettivo di rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche della UE per stimolarne la competitività, attuarne le priorità principali, e rafforzare lo Spazio Europeo della Ricerca – principalmente attraverso bandi competitivi per progetti di ricerca innovativi. Il programma è il più vasto programma di ricerca e innovazione al mondo, che durerà fino al 2027 con un budget totale di 95,5 miliardi di euro. È aperto a organizzazioni di qualsiasi natura, tra cui il mondo accademico, l'industria e gli enti di beneficenza. Di questo importo, circa 8,33 miliardi di euro saranno assegnati all’area della Salute, per rispondere a una serie di obiettivi, tra cui quello di rimanere in salute in una società in rapido cambiamento, lo sviluppo di nuovi strumenti per migliorare la salute dei cittadini, o la lotta alle malattie e la riduzione del loro impatto quotidiano.
Progettata e presentata per garantire una metodologia di assistenza sanitaria innovativa, sostenibile e di alta qualità, I3LUNG* è un'iniziativa di ricerca nell’ambito del tumore al polmone che mira a creare uno strumento decisionale all'avanguardia che aiuterà sia i medici che i loro pazienti a selezionare la migliore scelta terapeutica, sia per efficacia che come risposta ai loro specifici bisogni e necessità. Il progetto utilizzerà l'intelligenza artificiale (AI), in particolare le metodologie dette di apprendimento profondo e approfondimento automatico (Deep Learning e Machine Learning) per analizzare la grande quantità di informazioni disponibili per questa tipologia di tumore, ad oggi non utilizzate al loro pieno potenziale. Verranno raccolte le caratteristiche cliniche, le immagini radiologiche e le caratteristiche del tumore già disponibili per 2.000 pazienti arruolati in studi clinici nei centri partecipanti al progetto. Verranno in parallelo generati dati biologici “multiomici” comprendenti il carico mutazionale del tumore, l’analisi del microbioma intestinale, il profilo di espressione immunitario tumorale e circolante, ma anche la metabolomica in 200 pazienti arruolati in uno studio prospettico comune ai centri clinici coinvolti. È inoltre previsto uno studio psicologico su questi ultimi, il cui contributo per sviluppare uno strumento di supporto alla decisione medica sarà fondamentale per tenere conto delle preferenze del paziente riguardo al suo piano di cura. In questo progetto sono coinvolti 6 centri clinici di eccellenza che si occupano della cura del tumore polmonare in tutto il mondo (Italia, Germania, Spagna, Grecia, Israele, USA).
Il tumore al polmone è stata la prima causa di morte per cancro negli uomini e la seconda nelle donne nel 2021, con 370.000 ogni anno in Europa.
Il consorzio ha sviluppato questo progetto per rispondere a una delle problematiche principali nel campo del tumore polmonare al giorno d’oggi: la mancanza di biomarcatori che predicano la risposta al trattamento basato sull'immunoterapia (IO) nei pazienti con tumore metastatico al polmone non a piccole cellule (mNSCLC). L’IO ha rivoluzionato il trattamento dei pazienti mNSCLC e viene ora offerto in prima linea come singola terapia o in combinazione con la chemioterapia standard per i pazienti privi di mutazioni specifiche per cui esistono farmaci mirati.
Tuttavia, solo il 30-50% dei pazienti ottiene una risposta duratura all’IO. Ad oggi, l’espressione del ligando di morte programmata 1 (PD-L1) rimane l'unico biomarcatore utilizzato per predire la risposta all’IO e la sopravvivenza del paziente. Tuttavia, la sua capacità predittiva sub ottimale mette in evidenza la necessità di analisi molecolari sia innovative che più complete per permettere l’impostazione di terapie più efficaci.
Negli ultimi anni, l'esplosione di AI, DL, ML ha apre all' opportunità di utilizzare nuovi strumenti informatici di punta nel campo medico per la valutazione di quantità di dati sempre più grandi e difficilmente studiabili utilizzando metodologie classiche, generati dagli studi clinici e dalla ricerca traslazionale. Il progetto I3LUNG prevede di sviluppare una piattaforma europea che adotterà questi nuovi strumenti per far fronte alla varietà e complessità dei dati utili, sintetizzando e correlando le informazioni biologiche e cliniche. Quest’analisi porterà all’identificazione di nuovi biomarcatori e in secondo luogo allo sviluppo di metodi AI da usare come nuovo strumento per fornire previsioni individualizzate di efficacia dell'IO. La personalizzazione della terapia è strategica per migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei malati e ridurre l'onere economico sia per il paziente e la sua famiglia che per il sistema salute, individuando meglio e da subito i trattamenti disponibili che più si addicono ai singoli pazienti.
Questo obiettivo richiederà lo sforzo collaborativo di 16 tra le migliori organizzazioni europee e internazionali incluse nel consorzio I3LUNG: Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori (INT, Milano, Italia) con la Dott.ssa Arsela Prelaj nel ruolo di coordinatrice del Consorzio,
Politecnico di Milano (POLIMI, Milano, Italia), Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri (IRFMN, Milano, Italia), Istituto Europeo di Oncologia (IEO; Milano, Italia), ML Cube (Milan, Italy), LungenClinic Grosshansdorf GmbH (GHD, Grosshansdorf, Germania), Universitaetsklinikum Hamburg-Eppendorf (UKE, Amburgo, Germania), Vall d’Hebron Institute of Oncology (VHIO, Barcellona, Spagna), Medica Scientia Innovation Research (MEDSIR, Barcellona, Spagna & New Jersey, USA), Metropolitan Hospital (MH, Pireo, Grecia), Shaare Zedek Medical Center (SZMC, Gerusalemme, Israele), Katholieke Universiteit Leuven (KUL, Leuven, Belgio), Institutet for Halso-OCH Sjukvardsekonomi Aktiebolag (IHE, Lund, Svezia), University of Chicago (UOC, Chicago, USA), Aalborg Universitet (AAU, Aalborg, Danimarca), Lung Cancer Europe (LUCE, Bern, Svizzera).
I3LUNG e i suoi partner avranno un orizzonte temporale di 5 anni e un budget di 10 milioni di euro per dimostrare che la loro ipotesi di progetto può diventare non solo uno strumento tangibile efficace e una nuova realtà clinica. A nostra conoscenza, I3LUNG è la prima piattaforma che a una quantità impressionante di dati, sia clinici che omici, di un numero così consistente di pazienti (2.000 arruolati in studi retrospettivi più 200 nello studio prospettico) assocerà una tecnologia innovativa e promettente come l’AI per rispondere a quesiti clinici ancora irrisolti.
Siamo entusiasti di iniziare questo progetto e prevediamo di generare nuove linee guida terapeutiche per innovare nella pratica clinica del tumore del polmone, avvalendoci di strumenti diagnostici digitali. Siamo convinti che l’AI darà un supporto fondamentale per realmente personalizzare la scelta della miglior terapia per singolo paziente. In caso di successo, l'approccio sviluppato nel progetto I3LUNG potrebbe essere esteso ad altri tumori per i quali ai
pazienti viene proposta IO, per permettere al più grande numero possibile di pazienti oncologici di beneficiare di questi percorsi di cura.
Non vediamo l'ora di partecipare allo sviluppo di uno strumento che potrebbe rivoluzionare la cura dei tumori!
Non esitate a contattarci per ulteriori informazioni sul progetto europeo I3LUNG. Potete intanto seguirci sui social del progetto:
LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/i3lung/
Facebook: https://www.facebook.com/I3lung-103289482404594
Twitter: @I3LUNG https://twitter.com/I3Lung
Instagram: https://www.instagram.com/i3lung/
*Progetto finanziato con fondi dell’Unione Europea. I pareri e le opinioni espressi impegnano soltanto gli autori e non possono essere considerati come costituenti una presa di posizione ufficiale della Commissione europea o di HaDEA. Né l’Unione Europea né l’ente finanziatore possono esserne ritenuti responsabili.
ULTIME DALLA RICERCA
28/06/2023
28/06/2023
La Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è partner di MELCAYA
Il progetto si occupa del melanoma del bambino, dell’adolescente e del giovane adulto, tematica nella quale da molti anni l’Istituto riviste un ruolo di riferimento nazionale e internazionale.
MELCAYA ha strutturato un consorzio internazionale con esperti di differenti discipline provenienti da dieci diversi paesi europei. Il progetto prevede differenti approcci multidisciplinari, che comprendono: (a) lo studio epidemiologico dei fattori di rischio genetici e ambientali del melanoma del giovane, con l’obiettivo di rifinire i percorsi di prevenzione e le strategie di salute pubblica; (b) lo studio della genomica e della biologia del melanoma del giovane e la sua integrazione nella diagnosi, con il ricorso a strumenti di alta tecnologia e lo sviluppo di una nuova tassonomia; (c) lo studio delle variabili cliniche che influenzano la prognosi e in particolare l’approfondimento del ruolo dell’immunoterapia e della terapia target nei giovani pazienti.

ULTIME DALLA RICERCA
10/01/2020
10/01/2020
Sviluppo di nuovi farmaci e Terapie innovative
PROGRAMMA FASE I
Nella logica di poter proporre ai pazienti l’accesso a sperimentazioni cliniche con nuovi farmaci in ottemperanza ai requisiti di qualità richiesti da AIFA con la Determina 809/2015, presso l’Istituto Nazionale dei Tumori è attivo il PROGRAMMA FASE I diretto dal Prof. Filippo de Braud. L’Unicità del PROGRAMMA FASE I dell’Istituto sta nel suo disegno organizzativo il cui obiettivo è quello di garantire al paziente l’accesso a cure innovative nell’ambito di protocolli sperimentali condotti presso le specifiche strutture di riferimento per la Patologia, garantendo ai pazienti affetti da diverse patologie tumorali di essere comunque seguiti da uno staff medico e infermieristico specializzato e con esperienza professionale specifica. La condivisione di procedure operative standard all’interno del PROGRAMMA e la supervisione del Prof. Filippo de Braud in qualità di Direttore Medico del PROGRAMMA, garantisce la conformità agli alti livelli di qualità richiesti ai Centri per la conduzione di questi studi.
Ad oggi il PROGRAMMA FASE I coinvolge sette Strutture Cliniche garantendo quindi all’accesso ad un importante numero di nuove terapie con l’obiettivo primario di fornire indicazioni sul loro migliore utilizzo in clinica in termini di sicurezza e modalità di somministrazione
Strutture Cliniche del PROGRAMMA FASE I
- S.C. Oncologica Medica 1
- S.C. Oncologia Medica 2 - Tumori Mesenchimali dell'Adulto e Tumori rari
- S.C. Oncologia medica 3 - Tumori testa-collo
- S.C. Ematologia
- S.C. Pediatria Oncologica
- S.C. Chirurgia generale indirizzo oncologico 1 (Epato-gastro-pancreatico)
- S.C. Ginecologica Oncologica
SCOPRI L' ELENCO DEGLI STUDI DI FASE I ATTIVI ALL’ARRUOLAMENTO QUI

ULTIME DALLA RICERCA
09/11/2021
09/11/2021
Al via la Rete italiana screening polmonare
Il progetto approvato la scorsa settimana in Conferenza Stato-Regioni prevede un finanziamento da 2 mln di euro per il biennio 2021-2022, sarà coordinato dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
ULTIME DALLA RICERCA
30/05/2022
30/05/2022
I3LUNG: un progetto europeo per l'implementazione di cure mediche basate sull'intelligenza artificiale (AI) nei pazienti con tumore al polmone.
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I3LUNG: un progetto europeo per l'implementazione di cure mediche personalizzate basate sull'intelligenza artificiale (AI) nei pazienti con tumore al polmone.
Recentemente, la Commissione Europea ha inaugurato Horizon Europe, il programma quadro di Ricerca e innovazione con l’obiettivo di rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche della UE per stimolarne la competitività, attuarne le priorità principali, e rafforzare lo Spazio Europeo della Ricerca – principalmente attraverso bandi competitivi per progetti di ricerca innovativi. Il programma è il più vasto programma di ricerca e innovazione al mondo, che durerà fino al 2027 con un budget totale di 95,5 miliardi di euro. È aperto a organizzazioni di qualsiasi natura, tra cui il mondo accademico, l'industria e gli enti di beneficenza. Di questo importo, circa 8,33 miliardi di euro saranno assegnati all’area della Salute, per rispondere a una serie di obiettivi, tra cui quello di rimanere in salute in una società in rapido cambiamento, lo sviluppo di nuovi strumenti per migliorare la salute dei cittadini, o la lotta alle malattie e la riduzione del loro impatto quotidiano.
Progettata e presentata per garantire una metodologia di assistenza sanitaria innovativa, sostenibile e di alta qualità, I3LUNG* è un'iniziativa di ricerca nell’ambito del tumore al polmone che mira a creare uno strumento decisionale all'avanguardia che aiuterà sia i medici che i loro pazienti a selezionare la migliore scelta terapeutica, sia per efficacia che come risposta ai loro specifici bisogni e necessità. Il progetto utilizzerà l'intelligenza artificiale (AI), in particolare le metodologie dette di apprendimento profondo e approfondimento automatico (Deep Learning e Machine Learning) per analizzare la grande quantità di informazioni disponibili per questa tipologia di tumore, ad oggi non utilizzate al loro pieno potenziale. Verranno raccolte le caratteristiche cliniche, le immagini radiologiche e le caratteristiche del tumore già disponibili per 2.000 pazienti arruolati in studi clinici nei centri partecipanti al progetto. Verranno in parallelo generati dati biologici “multiomici” comprendenti il carico mutazionale del tumore, l’analisi del microbioma intestinale, il profilo di espressione immunitario tumorale e circolante, ma anche la metabolomica in 200 pazienti arruolati in uno studio prospettico comune ai centri clinici coinvolti. È inoltre previsto uno studio psicologico su questi ultimi, il cui contributo per sviluppare uno strumento di supporto alla decisione medica sarà fondamentale per tenere conto delle preferenze del paziente riguardo al suo piano di cura. In questo progetto sono coinvolti 6 centri clinici di eccellenza che si occupano della cura del tumore polmonare in tutto il mondo (Italia, Germania, Spagna, Grecia, Israele, USA).
Il tumore al polmone è stata la prima causa di morte per cancro negli uomini e la seconda nelle donne nel 2021, con 370.000 ogni anno in Europa.
Il consorzio ha sviluppato questo progetto per rispondere a una delle problematiche principali nel campo del tumore polmonare al giorno d’oggi: la mancanza di biomarcatori che predicano la risposta al trattamento basato sull'immunoterapia (IO) nei pazienti con tumore metastatico al polmone non a piccole cellule (mNSCLC). L’IO ha rivoluzionato il trattamento dei pazienti mNSCLC e viene ora offerto in prima linea come singola terapia o in combinazione con la chemioterapia standard per i pazienti privi di mutazioni specifiche per cui esistono farmaci mirati.
Tuttavia, solo il 30-50% dei pazienti ottiene una risposta duratura all’IO. Ad oggi, l’espressione del ligando di morte programmata 1 (PD-L1) rimane l'unico biomarcatore utilizzato per predire la risposta all’IO e la sopravvivenza del paziente. Tuttavia, la sua capacità predittiva sub ottimale mette in evidenza la necessità di analisi molecolari sia innovative che più complete per permettere l’impostazione di terapie più efficaci.
Negli ultimi anni, l'esplosione di AI, DL, ML ha apre all' opportunità di utilizzare nuovi strumenti informatici di punta nel campo medico per la valutazione di quantità di dati sempre più grandi e difficilmente studiabili utilizzando metodologie classiche, generati dagli studi clinici e dalla ricerca traslazionale. Il progetto I3LUNG prevede di sviluppare una piattaforma europea che adotterà questi nuovi strumenti per far fronte alla varietà e complessità dei dati utili, sintetizzando e correlando le informazioni biologiche e cliniche. Quest’analisi porterà all’identificazione di nuovi biomarcatori e in secondo luogo allo sviluppo di metodi AI da usare come nuovo strumento per fornire previsioni individualizzate di efficacia dell'IO. La personalizzazione della terapia è strategica per migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei malati e ridurre l'onere economico sia per il paziente e la sua famiglia che per il sistema salute, individuando meglio e da subito i trattamenti disponibili che più si addicono ai singoli pazienti.
Questo obiettivo richiederà lo sforzo collaborativo di 16 tra le migliori organizzazioni europee e internazionali incluse nel consorzio I3LUNG: Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori (INT, Milano, Italia) con la Dott.ssa Arsela Prelaj nel ruolo di coordinatrice del Consorzio,
Politecnico di Milano (POLIMI, Milano, Italia), Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri (IRFMN, Milano, Italia), Istituto Europeo di Oncologia (IEO; Milano, Italia), ML Cube (Milan, Italy), LungenClinic Grosshansdorf GmbH (GHD, Grosshansdorf, Germania), Universitaetsklinikum Hamburg-Eppendorf (UKE, Amburgo, Germania), Vall d’Hebron Institute of Oncology (VHIO, Barcellona, Spagna), Medica Scientia Innovation Research (MEDSIR, Barcellona, Spagna & New Jersey, USA), Metropolitan Hospital (MH, Pireo, Grecia), Shaare Zedek Medical Center (SZMC, Gerusalemme, Israele), Katholieke Universiteit Leuven (KUL, Leuven, Belgio), Institutet for Halso-OCH Sjukvardsekonomi Aktiebolag (IHE, Lund, Svezia), University of Chicago (UOC, Chicago, USA), Aalborg Universitet (AAU, Aalborg, Danimarca), Lung Cancer Europe (LUCE, Bern, Svizzera).
I3LUNG e i suoi partner avranno un orizzonte temporale di 5 anni e un budget di 10 milioni di euro per dimostrare che la loro ipotesi di progetto può diventare non solo uno strumento tangibile efficace e una nuova realtà clinica. A nostra conoscenza, I3LUNG è la prima piattaforma che a una quantità impressionante di dati, sia clinici che omici, di un numero così consistente di pazienti (2.000 arruolati in studi retrospettivi più 200 nello studio prospettico) assocerà una tecnologia innovativa e promettente come l’AI per rispondere a quesiti clinici ancora irrisolti.
Siamo entusiasti di iniziare questo progetto e prevediamo di generare nuove linee guida terapeutiche per innovare nella pratica clinica del tumore del polmone, avvalendoci di strumenti diagnostici digitali. Siamo convinti che l’AI darà un supporto fondamentale per realmente personalizzare la scelta della miglior terapia per singolo paziente. In caso di successo, l'approccio sviluppato nel progetto I3LUNG potrebbe essere esteso ad altri tumori per i quali ai
pazienti viene proposta IO, per permettere al più grande numero possibile di pazienti oncologici di beneficiare di questi percorsi di cura.
Non vediamo l'ora di partecipare allo sviluppo di uno strumento che potrebbe rivoluzionare la cura dei tumori!
Non esitate a contattarci per ulteriori informazioni sul progetto europeo I3LUNG. Potete intanto seguirci sui social del progetto:
LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/i3lung/
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Twitter: @I3LUNG https://twitter.com/I3Lung
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*Progetto finanziato con fondi dell’Unione Europea. I pareri e le opinioni espressi impegnano soltanto gli autori e non possono essere considerati come costituenti una presa di posizione ufficiale della Commissione europea o di HaDEA. Né l’Unione Europea né l’ente finanziatore possono esserne ritenuti responsabili.
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28/06/2023
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La Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è partner di MELCAYA
Il progetto si occupa del melanoma del bambino, dell’adolescente e del giovane adulto, tematica nella quale da molti anni l’Istituto riviste un ruolo di riferimento nazionale e internazionale.
MELCAYA ha strutturato un consorzio internazionale con esperti di differenti discipline provenienti da dieci diversi paesi europei. Il progetto prevede differenti approcci multidisciplinari, che comprendono: (a) lo studio epidemiologico dei fattori di rischio genetici e ambientali del melanoma del giovane, con l’obiettivo di rifinire i percorsi di prevenzione e le strategie di salute pubblica; (b) lo studio della genomica e della biologia del melanoma del giovane e la sua integrazione nella diagnosi, con il ricorso a strumenti di alta tecnologia e lo sviluppo di una nuova tassonomia; (c) lo studio delle variabili cliniche che influenzano la prognosi e in particolare l’approfondimento del ruolo dell’immunoterapia e della terapia target nei giovani pazienti.

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Sviluppo di nuovi farmaci e Terapie innovative
PROGRAMMA FASE I
Nella logica di poter proporre ai pazienti l’accesso a sperimentazioni cliniche con nuovi farmaci in ottemperanza ai requisiti di qualità richiesti da AIFA con la Determina 809/2015, presso l’Istituto Nazionale dei Tumori è attivo il PROGRAMMA FASE I diretto dal Prof. Filippo de Braud. L’Unicità del PROGRAMMA FASE I dell’Istituto sta nel suo disegno organizzativo il cui obiettivo è quello di garantire al paziente l’accesso a cure innovative nell’ambito di protocolli sperimentali condotti presso le specifiche strutture di riferimento per la Patologia, garantendo ai pazienti affetti da diverse patologie tumorali di essere comunque seguiti da uno staff medico e infermieristico specializzato e con esperienza professionale specifica. La condivisione di procedure operative standard all’interno del PROGRAMMA e la supervisione del Prof. Filippo de Braud in qualità di Direttore Medico del PROGRAMMA, garantisce la conformità agli alti livelli di qualità richiesti ai Centri per la conduzione di questi studi.
Ad oggi il PROGRAMMA FASE I coinvolge sette Strutture Cliniche garantendo quindi all’accesso ad un importante numero di nuove terapie con l’obiettivo primario di fornire indicazioni sul loro migliore utilizzo in clinica in termini di sicurezza e modalità di somministrazione
Strutture Cliniche del PROGRAMMA FASE I
- S.C. Oncologica Medica 1
- S.C. Oncologia Medica 2 - Tumori Mesenchimali dell'Adulto e Tumori rari
- S.C. Oncologia medica 3 - Tumori testa-collo
- S.C. Ematologia
- S.C. Pediatria Oncologica
- S.C. Chirurgia generale indirizzo oncologico 1 (Epato-gastro-pancreatico)
- S.C. Ginecologica Oncologica
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09/11/2021
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Al via la Rete italiana screening polmonare
Il progetto approvato la scorsa settimana in Conferenza Stato-Regioni prevede un finanziamento da 2 mln di euro per il biennio 2021-2022, sarà coordinato dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.