INFO E CONTATTI:  02 2390 1

Tumori della giunzione gastro-esofagea e dello stomaco

Adenocarcinoma del giunto gastroesofageo e dello stomaco 

L’adenocarcinoma del giunto gastroesofageo e dello stomaco è un tumore maligno che origina dalla mucosa interna del tratto superiore dell’apparato digerente. Può svilupparsi nello stomaco o nella zona di transizione tra esofago e stomaco. 

I sintomi iniziali possono essere sfumati o assenti. Tra i più frequenti difficoltà a deglutire (disfagia), senso di pienezza precoce, dolore o bruciore epigastrico, perdita di peso involontaria, anemia, nausea o vomito. La comparsa di sintomi persistenti deve indurre a un approfondimento. 

La diagnosi si basa sulla gastroscopia con biopsia, che consente di individuare la lesione e raccogliere campioni di tessuto per l’analisi istologica. A questo esame si aggiungono TAC del torace e addome, ecoendoscopia, PET per valutare l’estensione locale del tumore e l’eventuale coinvolgimento linfonodale o a distanza. Se necessario viene eseguita una laparoscopia diagnostica per escludere coinvolgimento peritoneale. 

Il trattamento è definito all’interno di un team multidisciplinare. La chirurgia rappresenta il cardine del trattamento curativo. In base alla sede e all’estensione del tumore, può consistere in una gastrectomia totale o subtotale con adeguata asportazione di linfonodi, oppure in una esofago-gastrectomia parziale nei tumori del giunto gastroesofageo. In questo caso, può rendersi necessario un approccio chirurgico su due campi, che include sia l’addome sia il torace (toracotomia), per garantire una resezione oncologicamente adeguata dell’esofago e dei linfonodi mediastinici. Quando possibile, si ricorre a tecniche mininvasive (laparoscopia o robotica), che riducono il trauma chirurgico e favoriscono il recupero post-operatorio. 

La chemioterapia può essere somministrata prima e dopo l’intervento (chemioterapia perioperatoria), con l’obiettivo di ridurre le dimensioni del tumore e dei linfonodi, facilitare l’asportazione completa e diminuire il rischio di recidiva. 

Nel postoperatorio, oltre che da chirurgo e oncologo il paziente è seguito anche dal servizio di nutrizione clinica per una progressiva ed efficace ripresa dell’alimentazione. 

 

GIST gastrico (Tumore stromale gastrointestinale) 

Il GIST gastrico è una neoplasia rara che origina dalle cellule della parete muscolare dello stomaco. Spesso diagnosticato in modo incidentale durante indagini per altri motivi, può manifestarsi con sintomi quali dolore addominale, senso di peso, sanguinamento digestivo e anemia. La diagnosi si basa su gastroscopia o ecoendoscopia con biopsia e su esami radiologici (TAC, RMN). Il trattamento principale per i GIST localizzati è la chirurgia radicale spesso eseguibile in laparoscopia. In base al rischio di recidiva può essere indicata una terapia medica post-operatoria. 

Si

  • Adenocarcinoma della giunzione gastro-esofagea 
  • Adenocarcinoma dello stomaco 
  • GIST gastrico 

Chirurgia Generale Oncologica 1 – Epato-Gastro-Pancreatica e Trapianto di Fegato
Area Clinica, Struttura complessa

Oncologia Medica 1
Area Clinica, Struttura complessa

Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Area Clinica, Struttura complessa

Anatomia Patologica 1
Struttura complessa

Ultimo aggiornamento: 10/09/2025

Iscriviti alla newsletter

Registrati alla nostra newsletter per rimanere aggiornato sulle novità, gli eventi e le news dell'Istituto

Iscriviti