Studio di Fase II per valutare l’efficacia della terapia a cellule CAR T con KTE-X19 in pazienti con Linfoma Mantellare recidivato/refrattario con ottenuta remissione parziale in corso di terapia di salvataggio con Ibrutinib
Fase: Studi clinici di Fase II - III
Principal Investigator: Prof. Corradini Paolo
Struttura Principale: Ematologia
Farmaco: KTE-X-19 (brexucabtagene autoleucel)
Patologie: Tumori ematologici (Linfomi, Leucemie, Mielomi e altri)
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La sopravvivenza dei pazienti con linfoma mantellare (MCL) recidivato/refrattario è migliorata significativamente nell’ultimo decennio, in particolare grazie all’introduzione di Ibrutinib.
La prognosi dei pazienti che ottengono una risposta parziale (PR) con Ibrutinib è ancora insoddisfacente. Sebbene i pazienti che raggiungono una PR in corso di Ibrutinib somministrato alla prima recidiva di malattia abbiano dei tassi di sopravvivenza buoni, è un dato di fatto che la pressoché totalità di questi pazienti andrà incontro a progressione di malattia nei mesi successivi e necessiterà di ulteriore trattamento.
La prognosi dei pazienti che vanno in progressione in corso di Ibrutinib è infausta con un’aspettativa di sopravvivenza inferiore all’anno. Negli ultimi anni, tuttavia, l’avvento della terapia a cellule a recettore antigenico chimerico (CAR) T sta modificando questo scenario. Il prodotto Brexucabtagene Autoleucel KTE-X19 è stato approvato dall’autorità regolatoria statunitense ed europea per il trattamento dei pazienti con MCL R/R dopo almeno 2 linee di terapia, incluso un BTK inibitore.
I dati riportati in pazienti con leucemia linfatica cronica hanno mostrato che la terapia a cellule CAR-T può essere una efficace strategia dopo il fallimento di Ibrutinib. Diversi studi pre-clinici hanno mostrato come il trattamento con Ibrutinib possa favorire l’azione anti-tumorale dei linfociti T CAR.
Pertanto, la produzione e successiva infusione di cellule CAR-T in pazienti con MCL che raggiungono solo una PR in corso di terapia con Ibrutinib potrebbe rappresentare una strategia vincente per incrementare l’efficacia delle cellule CAR-T così da ottenere il raggiungimento della risposta completa nella maggioranza dei pazienti.
Ultimo aggiornamento: 16/05/2025