Studio in aperto, randomizzato di fase III di confronto tra un trattamento con radioterapia locale da sola o in combinazione con Obinutuzumab in pazienti con linfoma follicolare in stadio iniziale: lo studio GAZEBO della Fondazione Italiana
Fase: Studi clinici di Fase II - III
Principal Investigator: Prof. Corradini Paolo
Struttura Principale: Ematologia
Farmaco: Obinutuzumab
Patologie: Tumori ematologici (Linfomi, Leucemie, Mielomi e altri)
Il linfoma follicolare (FL) in stadio limitato viene classicamente trattato con radioterapia di tipo involved field (IFRT); attualmente vengono adottati anche approcci di tipo diverso, che vanno dalla semplice osservazione (approccio “watch and wait”) a trattamenti in combinazione.
Dosi di 24Gy erogati sui linfonodi coinvolti consentono di eradicare la malattia solo nel 40-50% dei pazienti. Gli anticorpi monoclonali anti-CD20, ampiamente utilizzati nel FL in stadio avanzato, potrebbero essere efficaci nel ridurre il rischio di ricaduta, ma al momento non sono disponibili prove scientifiche su di un loro ruolo; le attuali linee guida non includono l'immunoterapia tra le strategie di trattamento del FL localizzato.
Uno studio di fase II recentemente condotto nel FL in stadio iniziale dal gruppo tedesco (studio MIR) ha introdotto una modalità di trattamento con radioterapia a 24 Gy in combinazione con Rituximab, con ottenimento di buoni risultati in termini di sopravvivenza libera da progressione (PFS); questo studio non prevedeva però un gruppo di controllo e pertanto i risultati non hanno avuto impatto sulla pratica clinica. Lo scopo del presente studio è quello di valutare il ruolo della radio-immuno terapia come terapia di prima linea per il FL in stadio limitato rispetto alla sola radioterapia attraverso un disegno randomizzato.
Ultimo aggiornamento: 19/05/2025