Sistemi Informativi
Milano
Via Giacomo Venezian, 1, 20133 Milano MI

Tipologia: Struttura complessa
Direttore: Giuseppe Rosito
Missione della Struttura complessa ICT e SIA è: mantenere e sviluppare il Sistema Informativo e di Telecomunicazioni sempre in linea con le esigenze della Fondazione, oltre ad assicurarne il continuo aggiornamento seguendo l’evoluzione tecnologica; diffondere la cultura ICT all’interno della Fondazione; supportare gli utenti dei servizi ICT, curandone i fabbisogni informatici e di telecomunicazioni; effettuare assistenza mediante il supporto del servizio di Help Desk (raccolta delle richieste di nuovi prodotti/servizi, risoluzione delle criticità, formazione) e Service Desk (gestione e rimozione dei malfunzionamenti).
Missione della Struttura è, inoltre: assicurare il supporto tecnico all’Alta Direzione Aziendale nelle fasi di ridefinizione dei processi aziendali e nell’implementazione di nuove soluzioni informatico-tecnologiche; analizzare e rispondere al fabbisogno di soluzioni informatiche nelle varie aree aziendali; recepire e attuare direttive sovra-aziendali, che richiedono un intervento di natura informatica e tecnologica nonché di interoperabilità; garantire la disponibilità, l’integrità e la sicurezza dei dati, il corretto funzionamento dei sistemi, l’allineamento normativo, con particolare attenzione alla legge sulla tutela dei dati personali, preservando la continuità d’esercizio dell’intera infrastruttura informatico-tecnologica.
La strategia di innovazione del Sistema Informativo è focalizzata alla realizzazione di un’infrastruttura comune per lo sviluppo delle applicazioni critiche per i processi amministrativi, clinici e scientifici istituzionali, con soluzioni di interoperabilità secondo meccanismi standard (HL7, DICOM) e tecnologie consolidate, flessibili e scalabili. I punti fermi per tale strategia sono: l’integrazione tra applicazioni a supporto dei processi clinici, per un’ottimale condivisione delle informazioni e della capacità decisionale degli operatori; l’acquisizione di conoscenza dei processi e il miglioramento delle capacità di controllo del management; un approccio innovativo, coerente e integrato per affrontare i mutamenti tecnologici e organizzativi; la diffusione di strumenti informatici ergonomici a supporto della mobilità.
Il rinnovamento di ICT passa anche tramite una riorganizzazione basata su una matrice di progetti, con specifica rilevanza per il ruolo di Capo-Progetto (di afferenza in area clinica, amministrativa e scientifica). La Matrice, distinguendo i progetti (ciò che si vuole realizzare) dalle funzioni (l’organizzazione delle risorse interne ed esterne alla Fondazione, necessarie per i progetti) è una scelta culturale e manageriale estremamente innovativa, orientata al prodotto (il percorso di cura del paziente) e al risultato (l’efficacia), permettendo un’ottimizzazione delle procedure interne aziendali.
Gli sforzi di innovazione e rinnovamento ICT della Fondazione sono volti anche a mantenere il livello di eccellenza attraverso meccanismi di verifica da parte di organismi esterni. È prevista infatti una collaborazione permanente con Lombardia Informatica Spa allo scopo di identificare un percorso di miglioramento degli applicativi clinici forniti da Regione Lombardia.
Le tematiche relative alla sicurezza del paziente e alla gestione del rischio clinico hanno spinto verso un impiego innovativo delle più moderne tecnologie di identificazione e tracciabilità (RFID - Radio-Frequency IDentification, NFC - Near Field Communication), con l’adozione di una piattaforma RFID aziendale di identificazione sicura del paziente e dei suoi trattamenti (trasfusione emocomponenti, campioni biologici, re-infusione cellule staminali, somministrazione chemioterapie), oggetto di studio per pubblicazioni scientifiche e premi nazionali/internazionali (IDC EMEA 2007; RFId Italia AWARD 2008; ICT Innovation Award @ Expo Sanità 2010; terzo classificato al Premio Qualità del Network JCI 2015; Premio Innovazione Digitale in Sanità 2017).
Dal 2015 uno dei principali obiettivi strategici consiste nella dematerializzazione della documentazione clinico-sanitaria, verso un processo di cura sicuro e paper-less (attivazione della Cartella Clinica Elettronica, scansione di pregresse cartelle cartacee).
Assegnato all'ICT della Fondazione il « Premio Innovazione Digitale in Sanità » 2017
Il «Premio Innovazione Digitale in Sanità» è promosso dall’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management, Politecnico di Milano
L’iniziativa, indirizzata a quelle esperienze di eccellenza che hanno già ricevuto un Premio da parte dell’Osservatorio, è volta a premiare quei progetti che negli ultimi 5 anni hanno apportato un’innovazione permanente a livello di sistema, ottenendo un significativo successo in termini di impatti e risultati.
Il progetto “Piattaforma mobile per la sicurezza e tracciabilità dei processi clinici tramite RFID", implementato dalla Fondazione è risultato vincitore del premio per il 2017 nella categoria ‘Impact’
Assegnato all'ICT della Fondazione il premio «EMEA ICT Award 2007»
Un importante riconoscimento pubblico è giunto da Berlino, dove nel corso dell'European ICT Forum 2007, IDC ha premiato con l'«EMEA ICT Award 2007» il Progetto Pilota sulla sperimentazione della tecnologia RFID (Radiofrequency Identification) a supporto della tracciabilità della filiera trasfusionale, avviato presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori.
Per il terzo anno consecutivo IDC, leader mondiale nell'ambito della ricerca di mercato, dei servizi di consulenza e degli eventi nei settori dell'Information Technology, individua e premia i progetti implementati da aziende europee che hanno dimostrato la loro leadership nell'utilizzo dell'Information Communication Technology quale strumento di innovazione.
Il progetto pilota prevede che al momento del ricovero nel reparto di Ematologia e Trapianto di Midollo Osseo Allogenico (TMO) il paziente riceva un braccialetto RFId con i propri dati memorizzati.
Il Servizio Trasfusionale, quando riceve la richiesta di un'unità trasfusionale e dopo aver effettuato i controlli sul campione ematico, stampa un'etichetta RFId da apporre sulla sacca selezionata. Prima di procedere alla trasfusione l'infermiere di reparto ha la possibilità di verificare la corretta associazione sacca-paziente mediante il palmare di cui è fornito e di registrare le informazioni inerenti l'avvenuta trasfusione.
Con questo progetto, svolto con la collaborazione della Fondazione Politecnico di Milano e di Hewlett Packard, la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori si aspetta di migliorare il livello di servizio e la soddisfazione del paziente riducendo il rischio trasfusionale.
DWH 2.0
DWH 2.0
Ultimo aggiornamento: 17/09/2025