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Tumori del Pene e del Testicolo

Milano
Via Giacomo Venezian, 1, 20133 Milano MI

Dott. Nicolai Nicola

Dott. Nicolai Nicola

Responsabile

Tipologia: Area Clinica, Struttura Semplice

La Struttura Semplice di Chirurgia del Testicolo è attiva dal 2009 nel contesto della Struttura Complessa di Urologia ed è affidata al Dott. Nicola Nicolai.
La sua missione è il trattamento del tumore del testicolo.
La struttura offre prestazioni di diagnosi e stadiazione, trattamento del tumore primitivo, trattamento chirurgico del retroperitoneo, prima e dopo chemioterapia o radioterapia con tecnica a cielo aperto o laparoscopica.
L'attività è svolta in stretta collaborazione in regime di multidisciplinarità con le strutture di Oncologia Medica, Anatomia Patologica, Radiodiagnostica, Radioterapia.
L'esperienza acquisita dalla struttura, fa di essa riferimento italiano e internazionale per il tumore del testicolo.
Pur occupandosi in istanza specifica a questa malattia, i medici coinvolti nelle attività della struttura, sono coinvolti in altre attività altamente specialistiche.

Per una visita con Servizio Sanitario Nazionale, è necessario rivolgersi al CUP e prontare un appuntamento prima visita di Urologia.

  • Tumore del testicolo
  • Diagnosi e stadiazione
  • Trattamento del tumore primitivo
  • Trattamento chirurgico del retroperitoneo
  • Laparoscopia

La Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano costituisce da oltre 30 anni centro di riferimento per il tumore del testicolo, da quando il Dott. Giorgio Pizzocaro iniziò una specifica attività di ricerca e cura.
Attualmente, il dott. Nicola Nicolai è vice presidente della società italiana dei tumori germinali del testicolo (IGG: Italian Germ Cell Cancer Study Group), la cui mission principale è la diffusione di conoscenze volte a migliorare il trattamento della malattia in Italia. Questa attività si è concretizzata nella delineazione di linee guida di comportamento clinico Italiane, riconosciute dalle principali società specialistiche Italiane dei settori oncologico (AIOM), urologico (SIU, SIUrO, AURO) e di radioterapia oncologica (AIRO).

Le SC di Urologia e SS di Chirurgia del testicolo della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano hanno preso parte a studi internazionali che hanno portato alla delineazione delle categorie prognostiche dei pazienti con malattia metastatica alla prima e successive linee di trattamento.
Il dott. N. Nicolai fa parte del board europeo per la delineazione delle linee guida sui tumori del testicolo della società europea di urologia (European Association of Urology) ed ha preso parte alla delineazione del consensus sulla neoplasia testicolare della società Europea di oncologia medica (ESMO).

Servizi. Molte diagnosi istopatologiche richiedono una revisione dei preparati istologici, attraverso la revisione degli stessi da parte del servizio di Anatomia Patologica, nella figura di un Uropatologo ad elevata esperienza e volume nelle diagnosi di neoplasie testicolari. Alcuni esami di stadiazione (TC, RMN) sono rivisti collegialmente con la collaborazione dei colleghi di radiodiagnostica.

Unità cliniche. I casi clinici che necessitano di trattamento multimodale (cioè a dire che richiedano una combinazione tra chirurgia, chemioterapia e radioterapia) sono discussi su base sistematica settimanalmente con i colleghi dell’Oncologia Medica e della Radioterapia.

Oltre che nella patologia testicolare, il dott. Nicolai ha sviluppato elevata esperienza nella chirurgia urologica oncologica delle principali malattie neoplastiche del tratto genitourinario (prostata, vescica, rene, surrene e pene). In particolar, la specifica esperienza dell’equipe che si occupa di chirurgia mini-invasiva del retroperitoneo, ha permesso lo sviluppo della chirurgia mini-invasiva in altri segmenti della chirurgia urologica nell’ambito della SC di Urologia.

Resezione renale mini-invasiva

La resezione renale e l’enucleoresezione renale costituiscono la chirurgia emergente nel trattamento del tumore del rene, che si manifesta tipicamente in forme sempre più iniziali.
Questa chirurgia è particolarmente delicata: richiede infatti l’asportazione di parte del tessuto renale mantenendo il più possibile integra la funzione dell’organo.
L’approccio tradizionale a cielo aperto è condizionato dalle morbilità strettamente associate alla laparotomia o lombotomia, determinando tempi di ricovero mediamente compresi tra i 6 e gli 8 giorni, tempi di ripresa sociale e lavorativa mediamente attorno ai 30-40 giorni.
La tecnica laparoscopica, progressivamente sviluppata presso la SC di Urologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei tumori di Milano, costituisce una procedura di alta specializzazione effettuabile esclusivamente in centri ad elevata expertise e volume e permette di ridurre i tempi di ricovero ad una media di 5 giorni, la necessità di terapia antidolorifica e le sue conseguenze funzionali, i tempi di ripresa sociale e lavorativa a circa 15 giorni nella maggioranza dei soggetti candidabili a chirurgia conservativa (resezione renale/enucleo resezione) del rene.
L’indicazione e l’applicazione della procedura è in costante aumento.

Prostatectomia radicale laparoscopica

La prostatectomia radicale mini-invasiva (laparoscopica pura o mediata con l’uso di piattaforma robotica) rappresenta oggi il trattamento di riferimento nel caso di scelta chirurgica per il carcinoma prostatico, laddove l’approccio a cielo aperto riguarda oramai una minoranza dei pazienti, in funzione principalmente delle caratteristiche di malattia.

L’approccio tradizionale a cielo aperto è condizionato dalle morbilità strettamente associate alla laparotomia, determinando tempi di ricovero mediamente compresi tra i 6 e gli 8 giorni, tempi di ripresa sociale e lavorativa mediamente attorno ai 30-40 giorni.
La tecnica laparoscopica pura, progressivamente sviluppata presso la SC di Urologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei tumori di Milano, costituisce una procedura di specializzazione effettuabile in centri con buona expertise e volume e permette di ridurre i tempi di ricovero ad una media di 4 giorni, riduce criticamente i rischi di sanguinamento intra- e post-operatori, riduce la necessità di terapia antidolorifica e le sue conseguenze funzionali, riduce i tempi di ripresa sociale e lavorativa a circa 15 giorni nella maggioranza dei soggetti candidabili a prostatectomia radicale.
L’indicazione e l’applicazione della procedura laparoscopica stanno aumentando con il tempo.

Nefrectomia radicale laparoscopica

La nefrectomia radicale costituisce la chirurgia standard nel trattamento del tumore del rene.
L’approccio tradizionale a cielo aperto è condizionato dalle morbilità strettamente associate alla laparotomia, determinando tempi di ricovero mediamente compresi tra i 6 e gli 8 giorni, tempi di ripresa sociale e lavorativa mediamente attorno ai 30-40 giorni.
La tecnica laparoscopica, progressivamente sviluppata presso la SC di Urologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei tumori di Milano, costituisce una procedura di specializzazione effettuabile in centri con buona expertise e volume e permette di ridurre i tempi di ricovero ad una media di 5 giorni, la necessità di terapia antidolorifica e le sue conseguenze funzionali, i tempi di ripresa sociale e lavorativa a circa 15 giorni nella maggioranza dei soggetti candidabili a nefrectomia radicale.
L’indicazione e l’applicazione della procedura è sostanzialmente costante nel tempo.

Surrenectomia laparoscopica

La surrenectomia è una chirurgia specialistica nel trattamento di diverse forme di neoplasia della ghiandola surrenalica, dalla biologia eterogenea e associate spesso a quadri sindromici e metabolici del tutto caratteristici e molto spesso complessi, che richiedono competenze interdisciplinari con l’interesse del chirurgo, dell’endocrinologo, dell’oncologo medico, dell’anestesista-rianimatore.
Questa chirurgia può avere impatti funzionali significativi che richiedono una expertise sviluppata.
L’approccio tradizionale a cielo aperto è condizionato dalle morbilità strettamente associate alla laparotomia o lombotomia, determinando tempi di ricovero mediamente compresi tra i 6 e gli 8 giorni, tempi di ripresa sociale e lavorativa mediamente attorno ai 30-40 giorni.
La tecnica laparoscopica, progressivamente sviluppata presso la SC di Urologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei tumori di Milano, costituisce una procedura di alta specializzazione effettuabile esclusivamente in centri ad elevata expertise e volume e permette di ridurre i tempi di ricovero ad una media di 3 giorni, la necessità di terapia antidolorifica e le sue conseguenze funzionali, i tempi di ripresa sociale e lavorativa a circa 15 giorni nella quasi totalità dei soggetti candidabili a chirurgia del surrene.
L’indicazione e l’applicazione della procedura è in costante aumento.

Dott. Nicolai Nicola
Responsabile

Ultimo aggiornamento: 09/07/2025

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