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Studio di fase 3, in aperto, randomizzato e controllato per valutare l'efficacia e la sicurezza di MCLA-158-CL02 rispetto a un trattamento monoterapico a scelta dello sperimentatore in pazienti precedentemente trattati con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo incurabile, metastatico o recidivante.

Fase: Studi clinici di Fase II - III

Struttura Principale: Oncologia Medica 3 - Tumori testa-collo

Farmaco: MCLA-158-CL02

Patologie: Tumori della testa e del collo

ClinicalTrials.gov: Leggi i dettagli su Clinical trials

PI: Prof.ssa Lisa Licitra 

Lo studio MCLA-158-CL02 è uno studio che valuta la sicurezza e l’attività di Petosemtamab rispetto alla migliore monoterapia scelta per il trattamento dei pazienti affetti da recidiva locale e/o metastasi a distanza di carcinoma squamoso del distretto testa e collo, già trattato con precedente linea di terapia a base di immunoterapia anti-PD(L)1 [Programmed Cell Death Protein 1] e di chemioterapia a base di platino. 

Petosemtamab è un anticorpo bispecifico che agisce su 2 proteine: EGFR (Epidermal Growth Factor Receptor) e LGR5 (Leucine-rich repeat-containing G-protein coupled Receptor 5). Come farmaco biologico, blocca il recettore del fattore di crescita epidermico EGFR, inibendo la crescita e la progressione delle cellule tumorali, favorendone anzi l'apoptosi, cioè la morte cellulare programmata. Petosemtamab agisce in modo mirato anche su LGR5, un marcatore critico per la regolazione della proliferazione e della differenziazione delle cellule staminali, essenziali per il mantenimento della rigenerazione dei tessuti. La proteina LGR5 è overespressa (cioè, espressa in maniera abnorme) nei tumori solidi ed è alterata in diversi tipi di tumore. 

Lo studio, condotto in ottemperanza alle linee guida etiche internazionali, è da ritenersi sperimentale, poiché Petosemtamab non è ancora approvato dalle autorità regolatorie sanitarie per il trattamento del tumore della testa e del collo. Tuttavia, il potenziale impatto di Petosemtamab è già stato dimostrato in precedenti studi clinici, supportando il razionale biologico e clinico secondo il quale tale trattamento possa migliorare la prognosi di questo setting di pazienti. 

Per contro, Cetuximab, Methotrexate o Docetaxel sono farmaci approvati da tempo dalla Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti e dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per il trattamento del tumore testa e collo. 

L’obiettivo di questo studio è pertanto quello di ottenere maggiori risposte oncologiche al farmaco sperimentale Petosemtamab rispetto alla terapia standard scelta dallo sperimentatore, nonché di migliorare la sopravvivenza libera da progressione di malattia e la sopravvivenza globale dei pazienti affetti da recidiva locale e/o a distanza, già trattati con immunoterapia e con una terapia a base di platino. 

Si tratta di uno studio randomizzato in aperto.  

Il termine “in aperto” indica che sia il paziente, che il medico ed il personale dello studio sanno quale farmaco dello studio verrà somministrato.  

Il termine “randomizzato” indica che i farmaci previsti dallo studio saranno scelti casualmente, come con il lancio di una moneta. L’assegnazione ad un braccio di trattamento piuttosto che all’altro avverrà con un processo informatico chiamato “randomizzazione”, che prevede l’assegnazione casuale al trattamento, senza possibilità decisionale da parte dello sperimentatore e/o del paziente. Ci sarà infatti 1 probabilità su 2 di essere assegnato/a al braccio sperimentale e 1 probabilità su 2 di essere assegnato/a al braccio di controllo:  

  1. - Braccio sperimentale: prevede la somministrazione di Petosemtamab, mediante infusione endovenosa ogni 2 settimane, preceduta da adeguata premedicazione antiallergica; 
  2. - Braccio di controllo: prevede la somministrazione di cetuximab, methotrexate o docetaxel (secondo decisione dello sperimentatore), mediante infusioni endovenose a cadenza settimanale, e con dosaggi incrementabili nel tempo. 

La fattibilità dell’arruolamento nello studio dipende da: caratteristiche del paziente (dati demografici, storia oncologica e malattie concomitanti), esami di laboratorio e parametri radiologici, che verranno indagati attraverso precisi esami di screening, prima dell’avvio del trattamento. Tali esami si svolgeranno presso la presente Istituzione e secondo tempistiche ben definite. 

Il paziente verrà monitorato non solo per la risposta oncologica, ma anche per gli effetti avversi indotti dalla terapia biologica Petosemtamab o Cetuximab e dalla chemioterapia, per le potenziali tossicità. Può capitare, infatti, che il trattamento induca eventi avversi, più spesso noti, per cui saranno necessarie terapie sintomatiche e strategie mirate a ridurre l’intensità degli effetti collaterali (es. pause terapeutiche, riduzione di dosi, etc). Per assicurare la sicurezza dei pazienti dalle tossicità dei trattamenti, i partecipanti allo studio saranno monitorati attentamente. 

Il trattamento proseguirà fino a massima risposta e secondo precise tempistiche e procedure richieste dal protocollo. Per contro, la cura verrà interrotta in caso di progressione di malattia, tossicità inaccettabile o, come sempre accade in una sperimentazione, decisione dello sperimentatore e del paziente (che, tuttavia, continuerà ad avere accesso alle cure mediche e non rinuncerà ad alcun diritto legale o beneficio che le/gli spetti). 

Lo Staff coinvolto nello studio rimane a disposizione per informazioni più dettagliate (email: amo@istitutotumori.mi.it). 

Ultimo aggiornamento: 19/05/2025

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