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Laboratorio di ricerca

Il laboratorio di ricerca preclinica traslazionale svolge la sua attività attraverso l’utilizzo di diverse metodologie, quali la biologia cellulare e molecolare, le analisi biochimiche e citofluorimetriche, la farmacologia. Il laboratorio è ubicato al piano rialzato del blocco 2B e vi lavorano 2 biologhe e una biotecnologa. Si svolge lavoro di tutor per studenti della laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche e Medicina molecolare.


I più importanti filoni di ricerca sono i seguenti:

  1. identificazione di nuovi bersagli di terapia in sottopopolazioni di cellule con elevato potenziale tumorigenico isolate da modelli cellulari di tumori della mammella ad alto grado (tripli negativi ed HER2 positivi) e tumori polmonari, e sviluppo di approcci terapeutici innovativi mediante nuovi farmaci e inibitori;
  2. studio in modelli cellulari di linfoma Non-Hodgkin tipo B del ruolo della heat-shock protein (HSP)105 nella linfomagenesi, sviluppo di nuovi anticorpi monoclonali diretti contro HSP105 e valutazione della loro potenziale efficacia terapeutica;
  3. valutazione in modelli pre-clinici di glioblastoma umano (GBM) dell’efficacia di una targeted-therapy diretta contro la sottopopolazione di cellule staminali in combinazione con la radioterapia.

 

Il Dott. Massimo Di Nicola è responsabile e coordinatore dei seguenti progetti di ricerca preclinici:

  1. progetto istituzionale (Ricerca Strategica Istituzionale (RSI) 2016) finalizzato alla caratterizzazione molecolare e della componente cellulare del sistema immunitario del microambiente di tumori della mammella ad alto grado per lo sviluppo di nuove terapie dirette contro il microambiente immunosoppressivo tumorale; il progetto vanta della collaborazione con alcuni gruppi del Dipartimento di Oncologia Sperimentale della Fondazione
  2. progetto europeo (TRANSCAN-2) finalizzato alla identificazione in vari istotipi tumorali di fattori del microambiente tumorale che hanno un impatto negativo sulla risposta immunitaria anti-tumorale, alla valutazione dell’efficacia di farmaci inibitori dei check-points immunologici (ICB) per il superamento della condizione di immunosoppressione, nonché al disegno di studi clinici di fase I-II che prevedono l’uso di ICB in combinazione con la terapia convenzionale; il progetto si avvale della collaborazione con 4 gruppi di ricerca europei e gruppi del Dipartimento di Oncologia Sperimentale della Fondazione.

Ultimo aggiornamento: 26/03/2025

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