S.C. Chirurgia Generale Oncologica 2 - Colon-retto
Struttura Complessa Chirurgia Generale Oncologica 2 - Colon-retto
Descrizione:
Direttore Dr. Isacco Montroni
La Struttura Complessa di Chirurgia Colon-Retto si occupa di tutti gli aspetti della cura e della ricerca riguardanti i pazienti affetti da tumori del colon-retto.
La missione della struttura è volta a coniugare la migliore offerta curativa in termini di guarigioni definitive con una buona qualità della vita, realizzata medianti protocolli multidisciplinari ed una quotidiana collaborazione clinica e scientifica con oncologi medici, radioterapisti, radiologi, endoscopisti, patologi e personale infermieristico dell’Istituto.
All’interno della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano questa struttura è un centro di riferimento nazionale ed internazionale per il trattamento chirurgico dei tumori intestinali primitivi e recidivi del colon-retto. Il centro è specializzato nell’esecuzione di interventi chirurgici con tecniche mini-invasive: attualmente il 75% delle procedure eseguite è condotto con tecnica laparoscopica, robotica o transanale, limitando l’impatto dell’atto chirurgico sul paziente e favorendone il più rapido recupero post-operatorio. L’organico medico si compone di un direttore, nove medici strutturati e 2 contrattisti, tutti con notevole esperienza clinica e scientifica di settore; inoltre, specializzandi di chirurgia generale dell’Università di Milano vengono assegnati semestralmente/annualmente a questa S.C.
L’organico infermieristico e di supporto si compone di un coordinatore, quattordici infermieri e cinque operatori sanitari, che garantiscono l’assistenza dei pazienti 24 h/die, dedicandosi alla loro preparazione, assistenza clinica, monitoraggio, cura, igiene e riabilitazione post-operatoria. Completa lo staff una segretaria organizzativa.
Il reparto di degenza è certificato secondo gli standard ISO 9001 e si compone di dodici stanze, ognuna con due letti ed un bagno. Ogni anno vengono ricoverati oltre 400 pazienti ed eseguiti circa 400 interventi chirurgici nell’ambito della patologia neoplastica colo-rettale.
Recentemente, questa struttura ha completamente ridisegnato il Percorso Diagnostico Terapeutico (PDT) dei tumori del colon-retto in Istituto, al fine di ottimizzare la qualità delle prestazioni ed i tempi di attesa per appuntamenti diagnostici, ambulatorio multidisciplinare e ricovero. Ne è un esempio il “Progetto Globale Retto”, che offre al paziente i numerosi benefit della cura e della ricerca clinica in Istituto, per ottenere le più elevate percentuali di guarigione definitiva e la migliore qualità della vita. In particolare:
- Una discussione settimanale di tutti i nuovi casi al Tumor Board Colon-Retto dell’Istituto: questo gruppo multidisciplinare riunisce chirurghi, radioterapisti, oncologi medici, radiologi, patologi ed endoscopisti, tutti specificamente dedicati al trattamento di questa patologia. L’obiettivo è quello di disegnare un percorso di cura personalizzato per ogni paziente, sulla base delle evidenze scientifiche e delle linee guida nazionali (AIOM) ed internazionali (ESMO e NCCN).
- La decisione del Tumor Board viene comunicata al paziente nel corso di una visita ambulatoriale multidisciplinare, condotta alla presenza del chirurgo, dell’oncologo, del radioterapista, del radiologo, del gastroneterologo e del anatomopoatologo. Molto spesso, prima di procedere alla chirurgia sul retto, è indicato effettuare una terapia preoperatoria (spesso una combinazione di radioterapia e chemioterapia), al fine di aumentare le chances di guarigione, ridurre l’estensione della malattia, rendere l’intervento chirurgico ancor meno demolitivo o addirittura procedere con un percorso non operatorio.
- La ricerca clinica attiva in questa S.C. assieme al Gruppo Multidisciplinare mettono a disposizione del paziente alcune modernissime innovazioni diagnostico-terapeutiche come ad esempio l’utilizzo della immunoterapia per alcuni pazienti con tumore colo-rettale.
- E’ ora in sperimentazione un approccio innovativo che combina tecniche di intelligenza artificiale applicate alle immagini di risonanza magnetica nucleare (“Radiomica”) con le caratteristiche biologiche del tumore.
- Percorsi di pre-abilitazione e di ripresa accellerata sono estesi a tutti i pazienti ma in particolare a quelli con fragilità e vulnerabilità fisiche, in particolare ai pazienti anziani, con l’obiettivo di facilitare la ripresa dell’indipendenza funzionale e un miglioramento della qualità di vita.
- La chirurgia conservativa si avvale anche della tecnica intraoperatoria del verde indocianina, in grado di fornire una “mappa” del coinvolgimento linfonodale perirettale ed una stadiazione tumorale potenzialmente più accurata. Questo progetto di ricerca clinica coinvolge, per le rispettive patologie, varie equipes chirurgiche dell’Istituto.
- Prima e dopo i trattamenti di radiochemioterapia e chirurgia, ogni paziente viene studiato con manometria anorettale, al fine di valutarne la funzione sfinteriale, con particolare riferimento a quei casi affetti da carcinoma del terzo inferiore di retto, candidabili a chirurgia conservatrice dello sfintere senza stomia definitiva.
- I pazienti con tumore del retto localmente avanzato o metastatico usufruiscono di un approccio multispecialistico in collaborazione interna con la Chirurgia Epato-Gastro-Pancreatica, la chirurgia dei Sarcomi, l’Urologia e la Ginecologia oncologica al fine di definire la priorità dei differenti trattamenti e procedere, quando possibile, ad intervento chirurgico radicale simultaneo
- Ogni paziente, al termine del suo percorso di cura in Istituto, viene inserito nel programma di follow-up ambulatoriale, per monitorare il decorso della malattia negli anni e diagnosticarne tempestivamente l’eventuale ricaduta. E’ anche posta particolare attenzione ai pazienti portatori di stomia.
- Le unità di ricerca sperimentale dell’Istituto stanno studiando se il nostro sistema immunitario può predire o influenzare la risposta alla radiochemioterapia neoadiuvante, attraverso la capacità più o meno sviluppata dal sistema stesso di riconoscere i tumori colo-rettali.
- Per i pazienti affetti da recidiva pelvica, la struttura ha una expertise riconosciuta a livello internazionale, anche in virtù di una propria classificazione che differenzia i sottotipi della malattia ed il loro trattamento. Quest’ultimo può combinare una re-irradiazione pelvica, la chemioterapia e una chirurgia particolarmente estensiva e demolitiva nel corso dello stesso intervento, in collaborazione interna con i chirurghi urologi, ginecologi, plastici o dell’unità sarcomi.
- il trattamento multidisciplinare dei tumori dell’ano (spinocellulari, melanomi, ecc.), è sempre proteso al possibile approccio non-chirurgico e quando possibile, alla conservazione chirurgica dello sfintere anale.
- Anche nell’ambito dei tumori del colon in questa struttura si eseguono sempre, laddove possibile, trattamenti chirurgici con tecnica laparoscopica e robotica, al fine di ottimizzare la qualità della vita post-operatoria, con gli obiettivi di una precoce riattivazione motoria, nutrizionale, intestinale e di un tempo più ridotto della degenza ospedaliera.
La S.C. di Chirurgia Colon-Retto comprende anche due Strutture Semplici, “Tumori Peritoneali” e “Tumori Ereditari dell’Apparato Digerente”, la cui attività clinica e di ricerca è descritta nelle sezioni dedicate.
Struttura Complessa Chirurgia Generale Oncologica 2 - Colon-retto
Direttore Dr. Isacco Montroni
La Struttura Complessa di Chirurgia Colon-Retto si occupa di tutti gli aspetti della cura e della ricerca riguardanti i pazienti affetti da tumori del colon-retto.
La missione della struttura è volta a coniugare la migliore offerta curativa in termini di guarigioni definitive con una buona qualità della vita, realizzata medianti protocolli multidisciplinari ed una quotidiana collaborazione clinica e scientifica con oncologi medici, radioterapisti, radiologi, endoscopisti, patologi e personale infermieristico dell’Istituto.
All’interno della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano questa struttura è un centro di riferimento nazionale ed internazionale per il trattamento chirurgico dei tumori intestinali primitivi e recidivi del colon-retto. Il centro è specializzato nell’esecuzione di interventi chirurgici con tecniche mini-invasive: attualmente il 75% delle procedure eseguite è condotto con tecnica laparoscopica, robotica o transanale, limitando l’impatto dell’atto chirurgico sul paziente e favorendone il più rapido recupero post-operatorio. L’organico medico si compone di un direttore, nove medici strutturati e 2 contrattisti, tutti con notevole esperienza clinica e scientifica di settore; inoltre, specializzandi di chirurgia generale dell’Università di Milano vengono assegnati semestralmente/annualmente a questa S.C.
L’organico infermieristico e di supporto si compone di un coordinatore, quattordici infermieri e cinque operatori sanitari, che garantiscono l’assistenza dei pazienti 24 h/die, dedicandosi alla loro preparazione, assistenza clinica, monitoraggio, cura, igiene e riabilitazione post-operatoria. Completa lo staff una segretaria organizzativa.
Il reparto di degenza è certificato secondo gli standard ISO 9001 e si compone di dodici stanze, ognuna con due letti ed un bagno. Ogni anno vengono ricoverati oltre 400 pazienti ed eseguiti circa 400 interventi chirurgici nell’ambito della patologia neoplastica colo-rettale.
Recentemente, questa struttura ha completamente ridisegnato il Percorso Diagnostico Terapeutico (PDT) dei tumori del colon-retto in Istituto, al fine di ottimizzare la qualità delle prestazioni ed i tempi di attesa per appuntamenti diagnostici, ambulatorio multidisciplinare e ricovero. Ne è un esempio il “Progetto Globale Retto”, che offre al paziente i numerosi benefit della cura e della ricerca clinica in Istituto, per ottenere le più elevate percentuali di guarigione definitiva e la migliore qualità della vita. In particolare:
- Una discussione settimanale di tutti i nuovi casi al Tumor Board Colon-Retto dell’Istituto: questo gruppo multidisciplinare riunisce chirurghi, radioterapisti, oncologi medici, radiologi, patologi ed endoscopisti, tutti specificamente dedicati al trattamento di questa patologia. L’obiettivo è quello di disegnare un percorso di cura personalizzato per ogni paziente, sulla base delle evidenze scientifiche e delle linee guida nazionali (AIOM) ed internazionali (ESMO e NCCN).
- La decisione del Tumor Board viene comunicata al paziente nel corso di una visita ambulatoriale multidisciplinare, condotta alla presenza del chirurgo, dell’oncologo, del radioterapista, del radiologo, del gastroneterologo e del anatomopoatologo. Molto spesso, prima di procedere alla chirurgia sul retto, è indicato effettuare una terapia preoperatoria (spesso una combinazione di radioterapia e chemioterapia), al fine di aumentare le chances di guarigione, ridurre l’estensione della malattia, rendere l’intervento chirurgico ancor meno demolitivo o addirittura procedere con un percorso non operatorio.
- La ricerca clinica attiva in questa S.C. assieme al Gruppo Multidisciplinare mettono a disposizione del paziente alcune modernissime innovazioni diagnostico-terapeutiche come ad esempio l’utilizzo della immunoterapia per alcuni pazienti con tumore colo-rettale.
- E’ ora in sperimentazione un approccio innovativo che combina tecniche di intelligenza artificiale applicate alle immagini di risonanza magnetica nucleare (“Radiomica”) con le caratteristiche biologiche del tumore.
- Percorsi di pre-abilitazione e di ripresa accellerata sono estesi a tutti i pazienti ma in particolare a quelli con fragilità e vulnerabilità fisiche, in particolare ai pazienti anziani, con l’obiettivo di facilitare la ripresa dell’indipendenza funzionale e un miglioramento della qualità di vita.
- La chirurgia conservativa si avvale anche della tecnica intraoperatoria del verde indocianina, in grado di fornire una “mappa” del coinvolgimento linfonodale perirettale ed una stadiazione tumorale potenzialmente più accurata. Questo progetto di ricerca clinica coinvolge, per le rispettive patologie, varie equipes chirurgiche dell’Istituto.
- Prima e dopo i trattamenti di radiochemioterapia e chirurgia, ogni paziente viene studiato con manometria anorettale, al fine di valutarne la funzione sfinteriale, con particolare riferimento a quei casi affetti da carcinoma del terzo inferiore di retto, candidabili a chirurgia conservatrice dello sfintere senza stomia definitiva.
- I pazienti con tumore del retto localmente avanzato o metastatico usufruiscono di un approccio multispecialistico in collaborazione interna con la Chirurgia Epato-Gastro-Pancreatica, la chirurgia dei Sarcomi, l’Urologia e la Ginecologia oncologica al fine di definire la priorità dei differenti trattamenti e procedere, quando possibile, ad intervento chirurgico radicale simultaneo
- Ogni paziente, al termine del suo percorso di cura in Istituto, viene inserito nel programma di follow-up ambulatoriale, per monitorare il decorso della malattia negli anni e diagnosticarne tempestivamente l’eventuale ricaduta. E’ anche posta particolare attenzione ai pazienti portatori di stomia.
- Le unità di ricerca sperimentale dell’Istituto stanno studiando se il nostro sistema immunitario può predire o influenzare la risposta alla radiochemioterapia neoadiuvante, attraverso la capacità più o meno sviluppata dal sistema stesso di riconoscere i tumori colo-rettali.
- Per i pazienti affetti da recidiva pelvica, la struttura ha una expertise riconosciuta a livello internazionale, anche in virtù di una propria classificazione che differenzia i sottotipi della malattia ed il loro trattamento. Quest’ultimo può combinare una re-irradiazione pelvica, la chemioterapia e una chirurgia particolarmente estensiva e demolitiva nel corso dello stesso intervento, in collaborazione interna con i chirurghi urologi, ginecologi, plastici o dell’unità sarcomi.
- il trattamento multidisciplinare dei tumori dell’ano (spinocellulari, melanomi, ecc.), è sempre proteso al possibile approccio non-chirurgico e quando possibile, alla conservazione chirurgica dello sfintere anale.
- Anche nell’ambito dei tumori del colon in questa struttura si eseguono sempre, laddove possibile, trattamenti chirurgici con tecnica laparoscopica e robotica, al fine di ottimizzare la qualità della vita post-operatoria, con gli obiettivi di una precoce riattivazione motoria, nutrizionale, intestinale e di un tempo più ridotto della degenza ospedaliera.
La S.C. di Chirurgia Colon-Retto comprende anche due Strutture Semplici, “Tumori Peritoneali” e “Tumori Ereditari dell’Apparato Digerente”, la cui attività clinica e di ricerca è descritta nelle sezioni dedicate.
(+39) 02. 2390 2616
(+39) 02. 2390 3228
Orario ambulatori:
Lunedì/Giovedì mattina: medicazioni
Martedì pomeriggio: visite di controllo dei pazienti operati
Mercoledì mattina: visite di controllo dei pazienti operati
Venerdì mattina: prime visite e consulenze specifiche
Per una visita:
Centro Unico di Prenotazione: 02 2390 1
Particolare attenzione viene data nel garantire l'esecuzione di una prima visita entro una settimanadalla data di richiesta.
Il Dr. Montroni è stato recentemente nominato Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Colorettale presso l'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Il Dr. Montroni è Vice Direttore della European Journal of Surgical Oncology (EJSO), autore di numerosi articoli peer-reviewed, revisioni e capitoli di libri, principalmente incentrati sulla chirurgia colorettale e sui pazienti anziani affetti da cancro. Il Dr. Montroni è membro dell'American Society of Colon and Rectal Surgeons (ASCRS), membro fondatore del gruppo di Geriatria Oncologica dell’ASCRS e nel 2022 ha collaborato alla redazione delle linee guida cliniche dell'ASCRS sulla valutazione perioperatoria e la gestione della fragilità negli adulti anziani sottoposti a chirurgia colorettale. Il Dr. Montroni è anche membro della European Society of Surgical Oncology (ESSO) e della European Society of ColoProctology (ESCP), e attualmente è Presidente del Gruppo Chirurgico e Membro del Consiglio della International Society of Geriatric Oncology (SIOG).
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