Immunoterapia una possibile nuova arma per il tumore ovarico

Immunoterapia una possibile nuova arma per il tumore ovarico

08 January 2025

News dall'istituto

Immunoterapia una possibile nuova arma per il tumore ovarico

 

Il progetto internazionale, guidato dal Dr. Francesco Raspagliesi e dal Dr. Giorgio Bogani dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, rappresenta un passo importante nella lotta contro il carcinoma ovarico, una forma di tumore particolarmente difficile da trattare e una delle principali cause di morte per tumori ginecologici.

L’obiettivo principale del progetto è migliorare le cure disponibili per le pazienti, combinando diverse terapie innovative. Tra queste, ci sono gli inibitori dei checkpoint immunitari (CPI), che aiutano il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali. Questi vengono integrati con altre terapie, come gli inibitori di PARP (che bloccano un meccanismo di riparazione del DNA delle cellule tumorali) e il bevacizumab (un farmaco che ostacola la crescita dei vasi sanguigni che nutrono il tumore).

La ricerca coinvolge centri di eccellenza sia europei che americani, rendendola un’iniziativa globale. Nonostante i progressi nella ricerca oncologica, il carcinoma ovarico epiteliale rimane difficile da curare, soprattutto a causa delle resistenze ai trattamenti standard. Questo progetto mira a superare tali resistenze, potenziando la capacità del sistema immunitario di combattere il tumore.

Grazie a un approccio multidisciplinare e alle collaborazioni internazionali, il progetto punta a sviluppare nuove strategie terapeutiche che possano migliorare la qualità di vita e le prospettive per le pazienti, offrendo loro nuove speranze.

Reference:

Bogani G, Moore KN, Ray-Coquard I, et al. Incorporating immune checkpoint inhibitors in epithelial ovarian cancer. Gynecol Oncol. 2025 Jan 6;193:30-40. doi: 10.1016/j.ygyno.2024.12.011. Epub ahead of print. PMID: 39764856.

 

 

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Ultimo aggiornamento: 08/01/2025