La ricerca in INT
La ricerca in INT

L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT) è un comprehensive cancer center, cioè una struttura interamente dedicata alla cura e alla ricerca sul cancro.
Il nostro Istituto ha avuto un ruolo essenziale nella storia della ricerca oncologica, poiché ha contribuito alla realizzazione di nuovi interventi e procedure di tipo farmacologico (dai farmaci chemioterapici fino alle terapie a bersaglio molecolare e alle immunoterapie) e chirurgico (nuovi approcci conservativi).
Ancora oggi, la ricerca è svolta in INT con strutture e programmi scientifici che vanno dalla ricerca di base preclinica (biologica, immunologica, genetica/genomica, farmacologica) a quella clinica ed epidemiologica, privilegiando un approccio traslazionale, che combina attività di ricerca e assistenza, attraverso cui trasferire velocemente le nuove scoperte della ricerca al “letto del paziente”. La ricerca in INT si prefigge lo scopo di migliorare sia le capacità di prevenzione, diagnosi precoce e cura delle malattie oncologiche, sia la qualità della vita del paziente oncologico. L’attività di ricerca si basa su una visione della ricerca sanitaria come integrazione e sinergia tra diversi tipi di ricerca.
L’Istituto è inoltre in prima linea nella prevenzione primaria e secondaria dei tumori e nel contempo vicino alle esigenze del paziente, con le strutture di cure palliative e le terapie di supporto.
Terapie innovative vengono fornite ai pazienti attraverso diverse modalità, tra cui la possibilità di accedere a nuovi farmaci e nuove tecnologie nel contesto di studi sponsorizzati e non-for-profit. In tal modo viene permesso ai pazienti di accedere a protocolli di ricerca dove, accanto alla migliore cura possibile, viene loro offerta anche l’opportunità di ricevere farmaci e procedure innovative.
Si occupa dello studio dei fenomeni biologici che sottendono al funzionamento del nostro organismo. In ambito oncologico, tale ricerca si propone di indagare i meccanismi cellulari e molecolari che stanno alla base della complessa natura dei tumori, dalla trasformazione di una cellula normale in tumorale, ai diversi processi che la portano a spostarsi all’interno dell’organismo, colonizzare nuovi organi, evadere i sistemi di difesa immunitaria e sviluppare resistenza ai diversi trattamenti.
Si occupa di trasformare le scoperte scientifiche effettuate in laboratorio in applicazioni cliniche per curare i tumori. Questo percorso può avvenire anche in senso inverso e quindi le osservazioni che fa il clinico possono rappresentare lo spunto per nuovi spazi di ricerca di laboratorio. Lo scopo principale della ricerca traslazionale è l’identificazione di nuovi trattamenti e approcci diagnostici utilizzabili nella pratica clinica che possono portare ad un beneficio per il paziente. Questa modalità di ricerca rappresenta uno strumento nuovo che prevede una stretta collaborazione tra clinici e biologi e di figure ponte tra questi due mondi che facilitino lo scambio di idee e la sperimentazione delle stesse in ambito clinico.
Le sperimentazioni e la ricerca clinica sono una parte essenziale del processo che consente di offrire sempre nuovi farmaci ai pazienti. I dati acquisiti negli studi clinici ci permettono di rispondere a importanti quesiti scientifici e ottenere così una comprensione più profonda dell’efficacia e della sicurezza di questi farmaci sperimentali e del loro potenziale terapeutico per i pazienti.
L’epidemiologia indaga tutti i fattori che determinano la presenza o l’assenza di malattie e disturbi, fornendo così strumenti per capire quante persone sono affette da una malattia o da un disturbo, se quei numeri stanno cambiando, e come il disturbo influisce sulla nostra società e sulla nostra economia.
È tesa al miglioramento delle cure riabilitative e palliative, alla definizione di piani personalizzati di assistenza psicologica al paziente e alle famiglie, e allo sviluppo di più efficaci approcci alla nutrizione clinica.