Centro Antifumo

PERCHÉ ANDARE IN UN CENTRO ANTIFUMO? 

Per essere informati, innanzitutto, per verificare le proprie condizioni di salute, per essere diversi dagli altri e, soprattutto, per trovare sicura disponibilità e un valido appoggio in un percorso che non è sempre facile portare a termine.

I danni da fumo sono un po' come un elastico: si tira, si tira nel corso degli anni perché non ci si rende conto del male che ci stiamo facendo. Poi un giorno, improvvisamente, l'elastico si può spezzare, ed è un dramma, per noi e per chi ci vuol bene. Un infarto, un tumore, la necessità della bombola dell'ossigeno per un enfisema: tutta la nostra vita ne resta condizionata nella sua qualità, se non nella sua durata, e tutto per colpa di una "scelta" fatta tanti anni prima, forse per ripicca o per gioco.

Fumare è una cosa importante e seria, così come tentare o riuscire a smettere, quando ormai ci si è caduti dentro; questo anche se si è ancora giovani e ci si sente sani. Chiedere aiuto agli altri, a chi ne sa più di noi, in questa come in tante altre "prove" della vita, dimostra intelligenza e umiltà, oltre che il coraggio di mettersi in gioco.

Nei centri antifumo accreditati dal SSN, dove si utilizzano metodi per smettere di fumare certificati dalla letteratura internazionale, si può trovare un aiuto competente per i nostri dubbi e incertezze, insieme a un utile supporto nei momenti di difficoltà, con solidarietà e senza accusatori né giudici.

Presso il Centro Antifumo della Struttura Semplice Dipartimentale di Pneumologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori vengono effettuate visite ambulatoriali tre pomeriggi la settimana, previa prenotazione telefonica (02 2390 1) e con impegnativa compilata dal medico di famiglia per «Prima visita pneumologica» col quesito diagnostico «percorso antifumo» (costo con impegnativa da parte del medico curante: solo il ticket, da cui sono esenti i pazienti oncologici e quelli già esenti per invalidità o per età e reddito).

In tale ambulatorio (più di 5000 pazienti presi in carico finora) possono accedere fumatori attivi e passivi (anche coloro, cioè, che sono costretti a convivere in ambienti chiusi con fumatori attivi).

Al fumatore vengono somministrati due questionari: il primo per valutare la dipendenza da nicotina (test di Fagerström), il secondo per esplicitare il grado di motivazione ad intraprendere il percorso di disassuefazione dal fumo (test dell'Hopital Mondor di Parigi). Questo per indirizzare l'utente verso la terapia più adeguata, farmacologica (terapia sostitutiva nicotinica e/o bupropione oppure citisina) e psicologica.

Dopo 6 e 12 mesi vengono effettuati ambulatorialmente un controllo pneumologico e del monossido di carbonio espirato. Per tutti i fumatori attivi è previsto un supporto tramite counseling telefonico (con 7 telefonate a paziente). Alla buona riuscita degli interventi collaborano anche psicologi, consulenti nutrizionali e fisioterapisti, a disposizione per le eventuali esigenze di alcuni fumatori che durante il periodo di disassuefazione dal tabacco necessitano di ricorrere a particolari competenze.

Obiettivo del Centro Antifumo non è solo quello di tutelare la salute dei fumatori passivi e combattere, o almeno contenere per quanto possibile, il peggioramento dei danni nei fumatori attivi, ma anche di informare gli utenti, spesso ignari, sul contenuto delle sigarette, sul loro meccanismo di azione e su tutte le conseguenze che questo gesto, che spesso diventa nei fumatori automatico e scontato, comporta. Il Centro Antifumo della S.S.D. di Pneumologia è tuttora impegnato in diversi importanti progetti di ricerca.