Altre attività
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Oltre che nella patologia testicolare, il dott. Nicolai ha sviluppato elevata esperienza nella chirurgia urologica oncologica delle principali malattie neoplastiche del tratto genitourinario (prostata, vescica, rene, surrene e pene). In particolar, la specifica esperienza dell’equipe che si occupa di chirurgia mini-invasiva del retroperitoneo, ha permesso lo sviluppo della chirurgia mini-invasiva in altri segmenti della chirurgia urologica nell’ambito della SC di Urologia.
Resezione renale mini-invasiva
La resezione renale e l’enucleoresezione renale costituiscono la chirurgia emergente nel trattamento del tumore del rene, che si manifesta tipicamente in forme sempre più iniziali.
Questa chirurgia è particolarmente delicata: richiede infatti l’asportazione di parte del tessuto renale mantenendo il più possibile integra la funzione dell’organo.
L’approccio tradizionale a cielo aperto è condizionato dalle morbilità strettamente associate alla laparotomia o lombotomia, determinando tempi di ricovero mediamente compresi tra i 6 e gli 8 giorni, tempi di ripresa sociale e lavorativa mediamente attorno ai 30-40 giorni.
La tecnica laparoscopica, progressivamente sviluppata presso la SC di Urologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei tumori di Milano, costituisce una procedura di alta specializzazione effettuabile esclusivamente in centri ad elevata expertise e volume e permette di ridurre i tempi di ricovero ad una media di 5 giorni, la necessità di terapia antidolorifica e le sue conseguenze funzionali, i tempi di ripresa sociale e lavorativa a circa 15 giorni nella maggioranza dei soggetti candidabili a chirurgia conservativa (resezione renale/enucleo resezione) del rene.
L’indicazione e l’applicazione della procedura è in costante aumento.
Prostatectomia radicale laparoscopica
La prostatectomia radicale mini-invasiva (laparoscopica pura o mediata con l’uso di piattaforma robotica) rappresenta oggi il trattamento di riferimento nel caso di scelta chirurgica per il carcinoma prostatico, laddove l’approccio a cielo aperto riguarda oramai una minoranza dei pazienti, in funzione principalmente delle caratteristiche di malattia.
L’approccio tradizionale a cielo aperto è condizionato dalle morbilità strettamente associate alla laparotomia, determinando tempi di ricovero mediamente compresi tra i 6 e gli 8 giorni, tempi di ripresa sociale e lavorativa mediamente attorno ai 30-40 giorni.
La tecnica laparoscopica pura, progressivamente sviluppata presso la SC di Urologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei tumori di Milano, costituisce una procedura di specializzazione effettuabile in centri con buona expertise e volume e permette di ridurre i tempi di ricovero ad una media di 4 giorni, riduce criticamente i rischi di sanguinamento intra- e post-operatori, riduce la necessità di terapia antidolorifica e le sue conseguenze funzionali, riduce i tempi di ripresa sociale e lavorativa a circa 15 giorni nella maggioranza dei soggetti candidabili a prostatectomia radicale.
L’indicazione e l’applicazione della procedura laparoscopica stanno aumentando con il tempo.
Nefrectomia radicale laparoscopica
La nefrectomia radicale costituisce la chirurgia standard nel trattamento del tumore del rene.
L’approccio tradizionale a cielo aperto è condizionato dalle morbilità strettamente associate alla laparotomia, determinando tempi di ricovero mediamente compresi tra i 6 e gli 8 giorni, tempi di ripresa sociale e lavorativa mediamente attorno ai 30-40 giorni.
La tecnica laparoscopica, progressivamente sviluppata presso la SC di Urologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei tumori di Milano, costituisce una procedura di specializzazione effettuabile in centri con buona expertise e volume e permette di ridurre i tempi di ricovero ad una media di 5 giorni, la necessità di terapia antidolorifica e le sue conseguenze funzionali, i tempi di ripresa sociale e lavorativa a circa 15 giorni nella maggioranza dei soggetti candidabili a nefrectomia radicale.
L’indicazione e l’applicazione della procedura è sostanzialmente costante nel tempo.
Surrenectomia laparoscopica
La surrenectomia è una chirurgia specialistica nel trattamento di diverse forme di neoplasia della ghiandola surrenalica, dalla biologia eterogenea e associate spesso a quadri sindromici e metabolici del tutto caratteristici e molto spesso complessi, che richiedono competenze interdisciplinari con l’interesse del chirurgo, dell’endocrinologo, dell’oncologo medico, dell’anestesista-rianimatore.
Questa chirurgia può avere impatti funzionali significativi che richiedono una expertise sviluppata.
L’approccio tradizionale a cielo aperto è condizionato dalle morbilità strettamente associate alla laparotomia o lombotomia, determinando tempi di ricovero mediamente compresi tra i 6 e gli 8 giorni, tempi di ripresa sociale e lavorativa mediamente attorno ai 30-40 giorni.
La tecnica laparoscopica, progressivamente sviluppata presso la SC di Urologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei tumori di Milano, costituisce una procedura di alta specializzazione effettuabile esclusivamente in centri ad elevata expertise e volume e permette di ridurre i tempi di ricovero ad una media di 3 giorni, la necessità di terapia antidolorifica e le sue conseguenze funzionali, i tempi di ripresa sociale e lavorativa a circa 15 giorni nella quasi totalità dei soggetti candidabili a chirurgia del surrene.
L’indicazione e l’applicazione della procedura è in costante aumento.