Struttura Complessa di Medicina Nucleare

Descrizione:



Direttore facente funzioni: Marco Maccauro

 

La Struttura Complessa di Medicina Nucleare svolge attività diagnostica e terapeutica con radioisotopi non sigillati, e attività di ricerca.La Medicina Nucleare si avvale di metodiche che utilizzano radio farmaci, ovvero sostanze marcate con radioisotopi che si distribuiscono nell’organismo, generando immagini (per la diagnostica) oppure irradiando processi patologici (terapia radio metabolica).

Nell’ambito della Struttura Complessa vengono eseguite indagini diagnostiche con radiofarmaci gamma emettitori (scintigrafie planari e SPET) e con radio farmaci emettitori di positroni (esami PET); inoltre esistono laboratori di Radiochimica attrezzati per la produzione di molecole radio marcate, che possono venire utilizzate sia per la diagnosi che per la terapia dei tumori. La produzione di radiofarmaci da utilizzare in Oncologia è oggetto di attiva ricerca clinica, che si avvale anche di modelli sperimentali animali, che vengono studiati con Micro PET.

 

Le metodiche

Le metodiche di Medicina Nucleare sono tecniche ad alta tecnologia, che utilizzano apparecchiatura di imaging e di misura molto sofisticate, gestite da computer dedicati e programmati per la registrazione, la elaborazione, e la riproduzione di immagini. Tali immagini possono essere ottenute sia con radioframaci emettitori di positroni  la cui biodistribuzione viene riprodotto grazie a strumentazioni tomografiche chiamate PET, che con radio farmaci emettitori di fotoni gamma la cui distribuzione spaziale viene ottenuta mediante gamma camere. Tali gamma camere possono riprodurre immagini planari, chiamate scintigrafie, oppure immagini tomografiche chiamate SPET. I moderni strumenti di rilevazione sono generalmente “macchine ibride” (PET/TC o SPET/TC) che consistono in apparecchiature nelle quali il rilevatore di radioattività viene accoppiato a una strumentazione radiologica (in questo caso TC), che permette nella stessa seduta e sullo stesso paziente di registrare anche il dato morfologico, che viene alla fine accoppiato alla immagine funzionale medico-nucleare. Tutto questo aumenta la accuratezza diagnostica.
I radiofarmaci poiché hanno la caratteristica di essere elettivamente captati da particolari processi fisiologici o patologici, come nel caso dei tumori, quando vengono marcati con dosi elevate di radioattività, posso essere impiegati anche per terapia. Questo tipo particolare di terapia prende il nome di terapia radiometabolica, in quanto la irradiazione avviene all’interno del processo patologico, dopo che il radioafarmaco è stato incorporato nelle cellule.
Metodiche particolari consistono nelle procedure di radiochimica, che servono per la preparazione, il controllo di qualità e la taratura dei radiofarmaci che devono essere somministrati ai pazienti per ottenere le immagini diagnostiche oppure per le attività di terapia.
Altre metodiche di interesse sono le metodiche dosimetriche che permettono il calcolo pre-terapeutico della dose da somministrare ai pazienti, candidati ai trattamenti radiometabolici. Tali metodiche prevedono la iniezione di piccole quantità di radiofarmaco e lo studio della biodistribuzione nell’organismo, con il calcolo del tempo di residenza e delle curve di attività tempo. Tali dati servono per il calcolo della dose ottimale di utilizzare nel trattamento individualizzato.
Nell’ambito della struttura vengono eseguiti approcci metodologici particolari quali quelli della chirurgia radioguidata, che consiste nel localizzare processi patologici, utilizzando intra-operatoriamente delle sonde rivelatrici, al fine di stabilire se un dato tessuto, organo o distretto viene raggiunto da una molecola radioattiva specifica. In tal modo è possibile sul tavolo operatorio riconoscere in vivo la esistenza di patologia o di interessamento metastatico, cosa che permette di realizzare una strategia operatoria ottimale. L’esempio più evidente di questa situazione è dato dalla ricerca del linfonodo sentinella nella patologia mammaria, nel melanoma, nel carcinoma dell’utero.
Altra metodica di interesse per lo studio della patologia ossea, consiste nella MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata), che è un approccio strumentale che permette di definire  il contenuto minerale dei diversi distretti ossei e la composizione della massa magra, elementi questi importanti per valutare le modificazioni scheletriche in pazienti oncologici sottoposti a trattamenti chemioterapici o ormonali.
 

Le competenza professionali

La Struttura Complessa di Medicina Nucleare è gestita da un Direttore di Struttura Complessa, con la collaborazione di due Responsabili di Struttura Semplici che coordinano aree peculiari della disciplina. Alcuni Dirigenti hanno acquisito particolari specializzazioni in specifici settori, quali la Chirurgia Radioguidata e la Medicina Nucleare Pediatrica. Inoltre nella Struttura operano Medici specializzati in diversi settori della clinica oltre che in Medicina Nucleare come Medici specialisti in Oncologia, Radiologia ed Endocrinologia. La disciplina necessita inoltre l’integrazione con altri laureati in diverse materie come la Chimica, la Biologia, la Fisica, e la Ingegneria. Queste figure vengono affiancate da altri professionisti che contribuiscono alle attività cliniche e di ricerca quali i tecnici di radiologia e di laboratorio, gli infermieri, gli operatori tecnici. Le competenze amministrative sono ricoperte da personale esperto, con competenze amministrative nel settore, di contabilità e normativa.
Tutta la attività si svolge nell’ambito di un Sistema di Miglioramento Continuo della Qualità che garantisce la ottimizzazione delle procedure, il continuo aggiornamento dei percorsi e dei controlli, e la soddisfazione del paziente.
 

Le dotazioni strumentali e il personale 
 

La Struttura Semplice PET Clinica si avvale di 2 tomografi PET/TC, 2 Laboratori di Radiochimica con moduli di sintesi e strumenti di misura, un Laboratorio Controlli di Qualità, una sala di  iniettorato, degli ambulatori per le visite e attese dei pazienti.  Una parte è dedicata alla ricerca pre-clinica e include un piccolo stabulario con annessa una Micro-PET.
La Struttura Semplice Terapia Medico Nucleare ed Endocrinologia è dotata di quattro stanze di degenza per un totale di 6 posti letto complessivi, un Laboratorio sperimentale misure con annesso strumentazione per conteggi, e Ambulatori Multidisciplinari.
Nell’ambito della Struttura Complessa, inoltre,  sono in dotazione 3  gamma camere tomografiche di cui 2 di tipo SPET/TC, una MOC, un Laboratorio di Radiochimica tradizionale “Camera Calda”,  sale di somministrazione per l’iniettorato, Ambulatori e Sale di attesa dedicati.
L’attività amministrativa riguarda prettamente l’assistenza alla Direzione e alle attività cliniche e di ricerca attraverso una Segreteria dedicata. Tutti i settori sono dotati di persone e risorse informatiche che costituiscono il riferimento per le diverse aree della Struttura Complessa di Medicina Nucleare.
Il personale Dirigente Sanitario, non Sanitario, Infermieristico, Tecnico e Ausiliario è assegnato ai diversi settori secondo criteri di competenza e specificità e, dove previsto, gestito con turni di rotazione, seguendo una organizzazione funzionale descritta nel Documento Organizzativo del Sistema di Qualità della Struttura.
 

Struttura Complessa di Medicina Nucleare



Direttore facente funzioni: Marco Maccauro

 

La Struttura Complessa di Medicina Nucleare svolge attività diagnostica e terapeutica con radioisotopi non sigillati, e attività di ricerca.La Medicina Nucleare si avvale di metodiche che utilizzano radio farmaci, ovvero sostanze marcate con radioisotopi che si distribuiscono nell’organismo, generando immagini (per la diagnostica) oppure irradiando processi patologici (terapia radio metabolica).

Nell’ambito della Struttura Complessa vengono eseguite indagini diagnostiche con radiofarmaci gamma emettitori (scintigrafie planari e SPET) e con radio farmaci emettitori di positroni (esami PET); inoltre esistono laboratori di Radiochimica attrezzati per la produzione di molecole radio marcate, che possono venire utilizzate sia per la diagnosi che per la terapia dei tumori. La produzione di radiofarmaci da utilizzare in Oncologia è oggetto di attiva ricerca clinica, che si avvale anche di modelli sperimentali animali, che vengono studiati con Micro PET.

 

Le metodiche

Le metodiche di Medicina Nucleare sono tecniche ad alta tecnologia, che utilizzano apparecchiatura di imaging e di misura molto sofisticate, gestite da computer dedicati e programmati per la registrazione, la elaborazione, e la riproduzione di immagini. Tali immagini possono essere ottenute sia con radioframaci emettitori di positroni  la cui biodistribuzione viene riprodotto grazie a strumentazioni tomografiche chiamate PET, che con radio farmaci emettitori di fotoni gamma la cui distribuzione spaziale viene ottenuta mediante gamma camere. Tali gamma camere possono riprodurre immagini planari, chiamate scintigrafie, oppure immagini tomografiche chiamate SPET. I moderni strumenti di rilevazione sono generalmente “macchine ibride” (PET/TC o SPET/TC) che consistono in apparecchiature nelle quali il rilevatore di radioattività viene accoppiato a una strumentazione radiologica (in questo caso TC), che permette nella stessa seduta e sullo stesso paziente di registrare anche il dato morfologico, che viene alla fine accoppiato alla immagine funzionale medico-nucleare. Tutto questo aumenta la accuratezza diagnostica.
I radiofarmaci poiché hanno la caratteristica di essere elettivamente captati da particolari processi fisiologici o patologici, come nel caso dei tumori, quando vengono marcati con dosi elevate di radioattività, posso essere impiegati anche per terapia. Questo tipo particolare di terapia prende il nome di terapia radiometabolica, in quanto la irradiazione avviene all’interno del processo patologico, dopo che il radioafarmaco è stato incorporato nelle cellule.
Metodiche particolari consistono nelle procedure di radiochimica, che servono per la preparazione, il controllo di qualità e la taratura dei radiofarmaci che devono essere somministrati ai pazienti per ottenere le immagini diagnostiche oppure per le attività di terapia.
Altre metodiche di interesse sono le metodiche dosimetriche che permettono il calcolo pre-terapeutico della dose da somministrare ai pazienti, candidati ai trattamenti radiometabolici. Tali metodiche prevedono la iniezione di piccole quantità di radiofarmaco e lo studio della biodistribuzione nell’organismo, con il calcolo del tempo di residenza e delle curve di attività tempo. Tali dati servono per il calcolo della dose ottimale di utilizzare nel trattamento individualizzato.
Nell’ambito della struttura vengono eseguiti approcci metodologici particolari quali quelli della chirurgia radioguidata, che consiste nel localizzare processi patologici, utilizzando intra-operatoriamente delle sonde rivelatrici, al fine di stabilire se un dato tessuto, organo o distretto viene raggiunto da una molecola radioattiva specifica. In tal modo è possibile sul tavolo operatorio riconoscere in vivo la esistenza di patologia o di interessamento metastatico, cosa che permette di realizzare una strategia operatoria ottimale. L’esempio più evidente di questa situazione è dato dalla ricerca del linfonodo sentinella nella patologia mammaria, nel melanoma, nel carcinoma dell’utero.
Altra metodica di interesse per lo studio della patologia ossea, consiste nella MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata), che è un approccio strumentale che permette di definire  il contenuto minerale dei diversi distretti ossei e la composizione della massa magra, elementi questi importanti per valutare le modificazioni scheletriche in pazienti oncologici sottoposti a trattamenti chemioterapici o ormonali.
 

Le competenza professionali

La Struttura Complessa di Medicina Nucleare è gestita da un Direttore di Struttura Complessa, con la collaborazione di due Responsabili di Struttura Semplici che coordinano aree peculiari della disciplina. Alcuni Dirigenti hanno acquisito particolari specializzazioni in specifici settori, quali la Chirurgia Radioguidata e la Medicina Nucleare Pediatrica. Inoltre nella Struttura operano Medici specializzati in diversi settori della clinica oltre che in Medicina Nucleare come Medici specialisti in Oncologia, Radiologia ed Endocrinologia. La disciplina necessita inoltre l’integrazione con altri laureati in diverse materie come la Chimica, la Biologia, la Fisica, e la Ingegneria. Queste figure vengono affiancate da altri professionisti che contribuiscono alle attività cliniche e di ricerca quali i tecnici di radiologia e di laboratorio, gli infermieri, gli operatori tecnici. Le competenze amministrative sono ricoperte da personale esperto, con competenze amministrative nel settore, di contabilità e normativa.
Tutta la attività si svolge nell’ambito di un Sistema di Miglioramento Continuo della Qualità che garantisce la ottimizzazione delle procedure, il continuo aggiornamento dei percorsi e dei controlli, e la soddisfazione del paziente.
 

Le dotazioni strumentali e il personale 
 

La Struttura Semplice PET Clinica si avvale di 2 tomografi PET/TC, 2 Laboratori di Radiochimica con moduli di sintesi e strumenti di misura, un Laboratorio Controlli di Qualità, una sala di  iniettorato, degli ambulatori per le visite e attese dei pazienti.  Una parte è dedicata alla ricerca pre-clinica e include un piccolo stabulario con annessa una Micro-PET.
La Struttura Semplice Terapia Medico Nucleare ed Endocrinologia è dotata di quattro stanze di degenza per un totale di 6 posti letto complessivi, un Laboratorio sperimentale misure con annesso strumentazione per conteggi, e Ambulatori Multidisciplinari.
Nell’ambito della Struttura Complessa, inoltre,  sono in dotazione 3  gamma camere tomografiche di cui 2 di tipo SPET/TC, una MOC, un Laboratorio di Radiochimica tradizionale “Camera Calda”,  sale di somministrazione per l’iniettorato, Ambulatori e Sale di attesa dedicati.
L’attività amministrativa riguarda prettamente l’assistenza alla Direzione e alle attività cliniche e di ricerca attraverso una Segreteria dedicata. Tutti i settori sono dotati di persone e risorse informatiche che costituiscono il riferimento per le diverse aree della Struttura Complessa di Medicina Nucleare.
Il personale Dirigente Sanitario, non Sanitario, Infermieristico, Tecnico e Ausiliario è assegnato ai diversi settori secondo criteri di competenza e specificità e, dove previsto, gestito con turni di rotazione, seguendo una organizzazione funzionale descritta nel Documento Organizzativo del Sistema di Qualità della Struttura.
 

e attività Cliniche diagnostiche della Struttura Complessa per i pazienti esterni avvengono dalle ore 08.30  alle ore 17.30 dal lunedì al venerdì, previo appuntamento.

PRENOTAZIONI ESAMI DIAGNOSTICI
Le prenotazioni per gli esami diagnostici PET e di Medicina Nucleare tradizionale (SPET) vengono fissati presso il CUP del Dipartimento di diagnostica per Immagini e Radioterapia direttamente allo Sportello o per mezzo telefonico (Tel. 0223901dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle ore16.00
Ai Pazienti che prenotano esami diagnostici, vengono richieste notizie personali necessarie per la esecuzione corretta dell’esame e per valutare la correttezza della prescrizioni. 
Per alcuni esami è necessaria una opportuna preparazione (digiuno, pulizia intestinale, sospensione di farmaci particolari, ecc). In questo caso vengono fornite al paziente  notizie dettagliate all’atto della prenotazione.

VISITE AMBULATORIALI
Le prenotazioni per tutte le visite Ambulatoriali (Ambulatorio di Medicina Nucleare, Ambulatori di Endocrinologia, Ambulatorio Multidisciplinare per la Patologia Tiroidea) vengono anch’esse effettuate presso il CUP direttamente o per mezzo telefonico con la stessa modalità di cui sopra.

RICOVERI
Per la Degenza i ricoveri vengono programmati a data fissa dai Medici della Struttura, una volta visitato il paziente e presa in esame la documentazione. All’atto del ricovero il Paziente esegue l’accettazione amministrativa presso l’Ufficio Ricoveri dell’Istituto, dopodiché si presenta presso la Terapia Medico Nucleare. il cui recapito telefonico è 02.23902688.

RITIRO REFERTI
I referti degli esami devono essere ritirati nei tempi indicati presso il Centro Ritiro Referti  della Fondazione (Tel. 02.23902057) nella fascia oraria dalle ore 08.30 alle 17.00 dal lunedì al venerdì. Il ritiro dei referti è una operazione che per Legge deve essere effettuata solo dall’interessato o da suo delegato nel caso, per motivi di privacy, fosse impossibilitato.

La documentazione iconografica  viene archiviata digitalmente sul sistema RIS-PACS dell’Istituto per tutti i pazienti Poichè la documentazione iconografica viene conservata nell’archivio elettronico i Pazienti che desiderassero avere copia di tale documentazione, devono farne esplicita richiesta all’atto dell’esame accettando di pagarne il costo, quando previsto.

A tutti Pazienti che devono essere sottoposti ad esami diagnostici viene fornita una documentazione di facile lettura, che spiega loro in cosa consiste l’esame, quanto è generalmente il tempo di attesa, e quali le principali avvertenze. I Pazienti che desiderassero ulteriori informazioni possono rivolgersi al personale Sanitario, all’atto del colloquio pre-esame o prima dell’esame stesso per ottenere ulteriori delucidazioni.