Ecoendoscopia diagnostica e operativa

Esami di endoscopia diagnostica e chirurgia endoscopica

CHE COS’È? COME SI SVOLGE? L’ecoendoscopia (EUS, dall’inglese “Endoscopic UltraSonography”) è una tecnica endoscopica mirata allo studio del tratto gastroenterico superiore ed inferiore. È una tecnica che si basa sull’utilizzo di un endoscopio simile a quello adoperato per le più comuni gastroscopie e colonscopie ma che consente, mediante l’utilizzo di ultrasuoni (come l’ecografia), di analizzare le pareti degli organi e le strutture anatomiche adiacenti. Questa metodica permette, infatti, di acquisire immagini dettagliate del tratto gastroenterico e consente di valutare  in modo accurato patologie che interessano l’esofago, lo stomaco, il colon-retto ma anche  gli organi ad essi contigui (mediastino, pancreas, vie biliari e  fegato).  Inoltre, mediante l’utilizzo di un ago sottile che viene inserito attraverso l’ecoendoscopio, è possibile eseguire campionamenti di cellule e/o tessuti (FNA, dall’inglese “Fine Needle Aspiration”)  qualora questo risulti utile per una più accurata definizione della malattia. Tale metodica consente, inoltre, di aspirare cisti, pseudocisti o raccolte liquide a fini diagnostici/terapeutici e anche di iniettare sostanze anestetiche utili al controllo del dolore che può essere presente in alcune malattie pancreatiche.  La durata della procedura varia mediamente da 15 a 45 minuti e dipende dalla complessità del caso e dalla necessità o meno di eseguire un prelievo di tessuto per una diagnosi cito-istologica, mediante un ago sottile. Di norma, prima di iniziare l’esame, viene praticata per via endovenosa una sedo-analgesia, volta a ridurre il più possibile i disturbi dovuti alla manovra endoscopica. Anche se nella maggior parte dei casi la sedo-analgesia è sufficiente per controllare i disturbi, in situazioni particolari e/o in base alle condizioni cliniche è possibile eseguire l’esame in sedazione profonda con l’assistenza di un medico specializzato. Inoltre, nel corso di alcune procedure potrà essere iniettato in vena un mezzo di contrasto ecografico che esalta la capacità dell’EUS di valutare l’architettura dei tessuti. Infine, nel corso di alcune procedure ecoendoscopiche operative (ad esempio nell’agobiopsia di lesioni cistiche del pancreas) potrà essere indicata la somministrazione di terapia antibiotica.

Ultimo aggiornamento: 30/01/2019