Risonanza magnetica

Esami di radiologia diagnostica e interventistica

La Risonanza Magnetica (RM) è una tecnica diagnostica introdotta nella pratica clinica negli anni ’80. Consente di ottenere immagini del corpo umano utilizzando onde di radiofrequenza e campi magnetici, non presenta rischio di radiazioni X. E’ in realtà una grossa calamita, molto potente, che sulla base di principi fisici complessi, consente di studiare le interazioni tra le onde a radiofrequenza e gli atomi di idrogeno presenti nell’organismo. Attraverso l’uso di sofisticati computer si possono acquisire immagini di sezioni (fette) del  corpo, nei diversi piani dello spazio.

Il paziente viene introdotto all’interno dell’apparecchiatura, simile a una breve “galleria”, coricato su un apposito lettino scorrevole. Poiché la regione corporea da esaminare deve essere posizionata al centro del magnete, il paziente verrà introdotto parzialmente (ad es. studio di caviglia) o completamente (ad es. studio del fegato) nell’apparecchio. Avere il pace-maker è controindicazione assoluta all’esame.
Talora possono verificarsi episodi di claustrofobia; in questo caso l’esame RM può essere interrotto.
Lo studio con RM può richiedere l’iniezione endovena di una sostanza (mezzo di contrasto), che consente di visualizzare organi e apparati del corpo umano, in modo tale da poter meglio dimostrare la presenza o assenza di malattia, di riconoscere alcune lesioni altrimenti non visibili e, in caso di malattia, di definirne  l’estensione.
Le immagini acquisite, computerizzate, spesso vengono trasferite ad un altro computer per essere successivamente elaborate da parte del Medico Radiologo; tutto ciò richiede tempo, a volte alcune ore.

(RM capo-collo, RM torace, RM mammella, RM addome superiore - anche colangio RM, RM addome inferiore - anche studio retto e prostata, RM tessuti molli, RM segmenti scheletrici)

Ultimo aggiornamento: 08/07/2019

La RM rappresenta una delle più moderne tecniche di diagnostica per immagini oggi disponibile.
Può essere usata per la diagnosi di una grande varietà di condizioni patologiche che coinvolgano gli organi e i tessuti del corpo.
Questa metodica è particolarmente utile nella diagnosi di alcune malattie oncologiche del cervello e della colonna vertebrale, del collo, dell'addome e pelvi (fegato,utero, prostata), del sistema muscolo-scheletrico (articolazioni, osso, tessuti molli) e della mammella.

La RM rappresenta una delle più moderne tecniche di diagnostica per immagini oggi disponibile.
Può essere usata per la diagnosi di una grande varietà di condizioni patologiche che coinvolgano gli organi e i tessuti del corpo.
Questa metodica è particolarmente utile nella diagnosi di alcune malattie oncologiche del cervello e della colonna vertebrale, del collo, dell'addome e pelvi (fegato,utero, prostata), del sistema muscolo-scheletrico (articolazioni, osso, tessuti molli) e della mammella.

Come si svolge l’esame?
Prima  dell’ esecuzione dell’esame si acquisisce il Consenso Informato del Paziente su apposito modulo con verifica della storia clinica  e delle controindicazioni all’esame (es pace-maker , neurostimolatori, pompe infusionali o elementi metallici ferromagnetici non compatibili).
Nello studio oncologico si utilizza quasi sempre il mezzo di contrasto (sostanza che consente di riconoscere e visualizzare le eventuali lesioni) iniettato endovena, pertanto verrà posizionato un apposito ago in vena per tale scopo. Le reazioni al mezzo di contrasto sono molto rare e nella maggior parte dei casi assai lievi: nausea, orticaria, prurito, senso di calore; esse si risolvono facilmente, spontaneamente o con l'utilizzo di farmaci  adeguati.
La durata dell’esame è di circa 20-60 minuti a seconda del tipo di studio e di distretto corporeo in esame. Il disagio maggiore può essere dato dalla sensazione di stare dentro a un  tunnel e dalla rumorosità della macchina. Per ovviare a quest’ultimo inconveniente si possono richiedere le cuffie o i tappi per le orecchie.
Il mezzo di contrasto è generalmente ben tollerato anche se recentemente sono stati riscontrate potenziali reazioni avverse ( Fibrosi Sistemica Nefrogenica) in pazienti con  insufficienza renale grave. In questi casi è bene avvisare preventivamente il Medico.
E’ raccomandato effettuare una analisi del sangue con la valutazione della creatininemia e del GFR in caso di sospetto di insufficienza renale o di età superiore ai 65 anni.
E'  obbligatorio segnalare  l'eventuale stato di gravidanza, specie se nel primo trimestre, ed eventuali allergie specie ai metalli.
In genere non si devono seguire preparazioni né diete particolari per l'indagine RM.
In caso di storia di allergia ai mezzi di contrasto in Risonanza Magnetica, potrebbe essere consigliabile una pre-medicazione con cortisonici, antistaminici; si prega di segnalare questo dato al momento della prenotazione.
Prima dell'esame è necessario togliere oggetti di metallo, orologio, schede magnetiche, trucco al viso, lenti a contatto, chiavi, monete e quant'altro di metallico indossato. Gli oggetti personali possono essere deposti in appositi box con chiavi.
Dopo il colloquio con il medico radiologo, il Paziente verrà accompagnato all'interno della sala diagnostica in cui si trova l’apparecchiatura di RM.
Il paziente verrà fatto sdraiare su un lettino ed in relazione al tipo di organo da studiare potranno essere posizionate all'esterno del corpo delle "bobine di superficie" (fasce, caschetto, piastre ecc.) sagomate in modo da adattarsi alla regione anatomica da studiare, che non provocano alcun tipo di dolore o fastidio al paziente.
Indipendentemente dal tipo di esame da eseguire il paziente il lettino con il paziente verrà fatto scorrere all'interno della macchina RM; in tal modo tutto il corpo verrà sottoposto all'azione del campo magnetico.
Come già sottolineato non ci sono radiazioni e, pertanto, l'esame deve ritenersi assolutamente sicuro e privo di effetti collaterali salvo quelli legati all’impiego del mezzo di contrasto.
Per le risonanze eseguite in pazienti pediatrici è prevista la possibilità di effettuare l’esame in sedazione con la collaborazione degli anestesisti.

All’interno del magnete e’ assicurata la ventilazione per un corretto ricambio dell’aria. Una telecamera a circuito chiuso permette agli operatori di sorvegliare il paziente. Per pazienti particolarmente ansiosi è ammesso un parente, in sala magnete purché non in stato di gravidanza. Al paziente viene fornito un pulsante per segnalare eventuali situazioni di pericolo. Il personale Medico ha acquisito specifica e lunga esperienza in ambito di Risonanza  Magnetica.
Durante l’esame il paziente non avvertirà nessun dolore o particolare sensazione; l'uso di cuffie auricolari  o di tappi potrà essere utile per ridurre il rumore.
Terminato l'esame il paziente può tornare a casa senza particolari problemi.
In caso fosse stata necessaria una leggera sedazione farmacologica, si consiglia di aspettare il tempo necessario per il ripristino della normale efficienza e di non mettersi alla guida.

Le immagini del corpo ottenute durante l’esame vengono visualizzate su un monitor e archiviate in forma digitale, a disposizione dei medici dell’ospedale. I Pazienti che avessero la necessità di avere le immagini possono richiederne la stampa su CD compilando l’apposito modulo. Il CD viene consegnato insieme al referto.
Per alcuni tipi di esame può essere richiesta, a pagamento la stampa su pellicola delle immagini più significative.

  • Digiuno da 6 ore per tutti gli esami, tranne quelli riguardanti l’apparato locomotore (ad esempio ginocchio o spalla).
  • Studio del colon-retto ed esami con bobina endorettale: clistere 2 ore prima dell'esame. 

E’ raccomandato una recente esame del sangue con la valutazione della creatininemia.
In caso di storia di allergia ai mezzi di contrasto in Risonanza Magnetica potrebbe essere consigliabile una per medicazione con cortisonici, antistaminici. Segnalare questo dato al momento della prenotazione.
Si rammenta che l'esame RM é controindicato in pazienti portatori di pacemaker.

In presenza di clip metalliche, protesi o in stato di gravidanza* si raccomanda di segnalarlo al Tecnico ed al Medico Radiologo che segue l’esame.

* Ragioni di scrupolosa sicurezza hanno indotto fino ad oggi a evitare l'esecuzione dell'esame a pazienti in stato di gravidanza e, sebbene non vi sia alcun motivo di pensare che l'esame possa essere nocivo sull'embrione o sul feto quando non lo é sull'organismo formato, non sono tuttavia disponibili dati di letteratura che abbiano statisticamente comprovato la sua innocuità anche in tali casi. 

IMPORTANTE: Si prega di portare sempre la documentazione radiologica e/o clinica riguardante l’esame da eseguire