Telemedicina, un premio all'innovazione per l'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
Telemedicina, un premio all'innovazione per l'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
16 novembre 2022
Articolo
Sanità digitale a misura di paziente. È la quintessenza del progetto dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT), che ieri sera è stato premiato come il più innovativo e il migliore nella categoria “Home e digital care” del Lean Healthcare e Lifescience Award 2022. Il progetto è rivolto ai pazienti in trattamento chemioterapico in ricovero ordinario e ha come obiettivo la valutazione anticipata dell’idoneità al trattamento e l’ottimizzazione (riduzione) della durata del ricovero attraverso le potenzialità della Telemedicina. «Questo riconoscimento è la riprova che il paziente all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è da sempre al primo posto e che anche nel caso della telemedicina proseguiamo in questa direzione», sottolinea Marco Votta, Presidente INT. «Per noi non è uno strumento di allontanamento tra medico e paziente, e neppure di disumanizzazione delle terapie. Al contrario, rappresenta una metodologia in più a favore del benessere globale della persona e della sua famiglia». E aggiunge Carlo Nicora, Direttore Generale INT, «Il nostro Istituto è antesignano della Sanità digitale. Già nel corso dell’emergenza pandemica abbiamo implementato una serie di progetti di telemedicina, proprio con l’obiettivo di preservare la salute del paziente e, nel contempo, permettergli il proseguimento dei trattamenti oncologici e del follow up».
Il progetto “Televisita in Oncologia, strumento di triage per l’ottimizzazione della chemioterapia in ricovero ordinario” è stato sviluppato dalla Gestione Operativa - staff Direzione Sanitaria - insieme alla s.c. Medicina Oncologica 1, diretta dal prof. Filippo de Braud. In sintesi, i pazienti effettuano vicino al domicilio gli esami ematici propedeutici al trattamento, inviano i risultati allo specialista che, grazie alla televisita, è in grado di valutare preliminarmente il quadro clinico del paziente 24 ore prima del ricovero. Questo permette di confermare o meno il ricovero o rimodulare il dosaggio della chemioterapia. «L'innovazione nelle terapie oggi passa anche attraverso l'utilizzo delle tecnologie ed è per questo che credo fermamente nello sviluppo della Telemedicina», sottolinea il professor de Braud. «Ritengo infatti che possa rappresentare un valore aggiunto e uno strumento di semplificazione del percorso di cura». Il progetto al momento è in una fase pilota e sarà utile per valutarne l’estendibilità in altri Reparti e in altri setting assistenziali. «L’Istituto è in prima linea nell’ideazione e attivazione di servizi di Telemedicina rivolti ai pazienti oncologici», conclude l’ingegner Michele Torresani. «Oggi le tecnologie sono sempre più smart e ci consentono di ripensare in modo innovativo a come migliorare i processi di cura. In questo caso il progetto ha l’obiettivo di evitare ricoveri inappropriati, ottimizzare l’uso delle risorse ospedaliere (costi di degenza, personale e materiali). Questo è un vantaggio anche per i pazienti che rimangono in ospedale il tempo strettamente necessario e che possono evitare viaggi a vuoto per raggiungere l'Istituto, con risparmio di tempo, costi e fatica».